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Weekly Economic Monitor

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28 Luglio 2023


Il punto

Nuovo rialzo dei tassi BCE, ma una pausa non è esclusa a settembre.
La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi ufficiali di 25pb, come atteso. Ugualmente atteso era un ammorbidimento dell’indirizzo sui tassi: l’esito della riunione di settembre è aperto e sarà deciso dai dati e dall’evoluzione delle previsioni interne.
Fed: l’opzione per un altro rialzo resta sul tavolo (per ora).
Il FOMC come atteso ha deciso un rialzo da 25pb del tasso sui fed funds, mantenendo per ora l’opzione per un ultimo rialzo in questo ciclo restrittivo (che però a nostro avviso è tutt’altro che scontato).

 

I market mover della settimana

La settimana si prospetta particolarmente ricca di dati rilevanti in area euro.
I dati di contabilità nazionale relativi al 2° trimestre dovrebbero evidenziare una crescita del PIL di 0,3% t/t nell’Eurozona e di un decimo in Italia.
Le rilevazioni di luglio sui prezzi al consumo sono attese riportare un rallentamento dell’inflazione sia in Italia che nell’Eurozona.
La produzione industriale di giugno dovrebbe risultare poco variata sia in Italia che in Francia, dopo il balzo di maggio.
Sempre a giugno, gli ordini all’industria tedeschi potrebbero essere tornati a calare.
Inoltre, nell’Eurozona verranno rilasciati dati di giugno sul PPI, atteso toccare un nuovo minimo su base annua dall’estate 2020, e sulle vendite al dettaglio, che dovrebbero mostrare un’accelerazione su base congiunturale rispetto al mese precedente.
In calendario anche i dati occupazionali di giugno in Italia e area euro, e di luglio in Germania.
Negli Stati Uniti l’attenzione sarà puntata sull’employment report di luglio, che dovrebbe mostrare una ulteriore decelerazione nella creazione di posti di lavoro, come anticipato dalle prime indagini del mese. Il tasso di disoccupazione è atteso stabile a 3,6% e i salari orari sono previsti in rallentamento a 0,3% m/m.
Gli indici ISM di luglio dovrebbero evidenziare una riduzione del divario tra manufatturiero e servizi, anche se saranno ancora quest’ultimi a trainare la crescita nei prossimi mesi.
La spesa in costruzioni potrebbe rallentare, ancora frenata dal comparto non residenziale.

 


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