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Weekly Economic Monitor

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25 Giugno 2021


Il punto

Il successo delle vaccinazioni e il sostegno delle politiche fiscali hanno avviato un rimbalzo post-pandemico trainato dai consumi, che dominerà il biennio 2021-22.
La fiammata inflazionistica in corso ha una buona probabilità di rivelarsi transitoria, ma l’entità dei rischi varia in base alle condizioni locali.
Il più rapido recupero dei livelli pre-crisi porterà il prossimo anno a una cauta restrizione della politica monetaria negli Stati Uniti e in Europa.

 

I market mover della settimana

In area euro il focus sarà sulle stime preliminari degli indici dei prezzi al consumo di giugno, che dovrebbero evidenziare un rallentamento dell’inflazione in Germania e in Italia, a fronte di un’accelerazione in Francia; nella media Eurozona l’inflazione è vista stabile.
L’indagine di fiducia della Commissione Europea di giugno dovrebbe riportare un ulteriore miglioramento, trainato soprattutto da servizi e commercio.
Si prevede un rimbalzo delle vendite al dettaglio in Francia e Germania a maggio grazie all’allentamento delle restrizioni rispetto al mese precedente.
I dati sul mercato del lavoro di maggio potrebbero infine evidenziare un contenuto aumento del tasso di disoccupazione in Italia ed una sostanziale stabilizzazione nel complesso dell’area euro.
Il focus negli Stati Uniti sarà sull’employment report di giugno, che dovrebbe registrare una dinamica occupazionale circa in linea con quella di maggio, con una variazione di 580 mila da 559 mila. Il tasso di disoccupazione dovrebbe correggere a 5,7% e i salari dovrebbero restare su un sentiero sostenuto dagli aumenti concentrati nei settori dei servizi aggregativi.
L’ISM manifatturiero di giugno dovrebbe confermare le indicazioni positive delle altre indagini del mese, con un modesto aumento dell’indice composito e persistenti indicazioni di strozzature all’offerta e rialzi dei prezzi.
La fiducia dei consumatori dovrebbe essere in ulteriore ripresa a giugno.
Fra i dati di maggio, la spesa in costruzioni è prevista in moderato aumento, mentre il deficit commerciale dovrebbe essere in moderato ampliamento rispetto ad aprile.

 


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