Weekly Economic Monitor
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24 Giugno 2022
Il punto
Fra il 2022 e il 2023 assisteremo a un rallentamento della crescita economica mondiale e all’arretramento dei tassi di inflazione, in parte autonomo e in parte legato all’orientamento più restrittivo delle politiche economiche e delle condizioni finanziarie.
L’incertezza dello scenario è molto alta, e consiglia di non escludere la possibilità di una recessione globale fra il 2023 e il 2024, possibile punto di passaggio per conseguire la soppressione delle pressioni inflazionistiche.
I market mover della settimana
Nella zona euro il focus sarà sulle stime flash dell’inflazione di giugno, che dovrebbero vedere un nuovo aumento, ancora una volta trainato da energia e alimentari.
La settimana vedrà inoltre il completamento della tornata di indagini di fiducia di giugno: saranno diffusi l’indice composito della Commissione Europea, la seconda lettura delle indagini PMI e la fiducia dei consumatori in Francia: dovrebbe essere confermata la correzione dei principali indicatori, per effetto della nuova fiammata sui prezzi.
La disoccupazione è vista in salita di un decimo in Italia e stabile nell’Eurozona a maggio (così come in Germania a giugno).
Infine, in Francia la spesa per consumi di maggio potrebbe riportare il sesto calo mensile consecutivo.
In settimana, negli Stati Uniti i dati dovrebbero mostrare segnali di rallentamento della dinamica della domanda, con correzioni moderate dell’ISM di giugno e degli ordini di beni durevoli di maggio.
A maggio, la spesa personale dovrebbe essere in rialzo sostenuto, grazie al comparto servizi e ai prezzi in aumento, il reddito personale dovrebbe proseguire sul trend solido.
Il deflatore dei consumi è previsto in aumento di 0,7% m/m, con il core in rialzo di 0,4% m/m, al di sotto della variazione del CPI per via di differenze metodologiche fra i due indici.
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