Weekly Economic Monitor
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22 Luglio 2022
Il punto
Italia: la prospettiva di elezioni anticipate il 25 settembre implica rischi di mancata approvazione della Legge di Bilancio entro fine anno, nonché di ritardi non tanto nel rispetto delle scadenze formali previste dal PNRR, quanto nella capacità di spesa effettiva dei fondi europei.
Nel frattempo, la collaborazione tra i partiti della ex maggioranza sarà fondamentale per consentire una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze inflattiva ed energetica.
La BCE annuncia un meccanismo di stabilizzazione all’altezza delle aspettative, e strettamente legato al rispetto delle regole UE su conti pubblici e convergenza da parte degli Stati: non una buona notizia per governi tentati dal braccio di ferro con le autorità europee.
Il rialzo dei tassi ufficiali è di 50 punti base, invece dei 25 preannunciati a giugno.
La forward guidance scompare del tutto, dopo breve e infelice esistenza: si deciderà riunione per riunione in base ai dati.
La riunione del FOMC del 26-27 luglio dovrebbe concludersi con un altro rialzo di 75pb e il proseguimento del quantitative tightening iniziato a giugno.
Il Comitato dovrebbe ribadire l’impegno a continuare ad alzare i tassi fino a quando non ci sarà evidenza convincente di un rallentamento della dinamica inflazionistica mensile.
La nostra previsione è di tassi a 3,75% a fine 2022 e a 4,25% a marzo 2023, con rischi verso l’alto.
I market mover della settimana
Nell’area euro, le prime stime del 2° trimestre sul PIL dovrebbero evidenziare un’economia sostanzialmente stagnante in Germania e in Francia, e in crescita in Italia, Spagna e nell’Eurozona nel suo complesso.
Le rilevazioni sui prezzi al consumo di luglio dovrebbero riportare un’inflazione in rallentamento in Germania, in accelerazione in Francia e stabile in Italia e in media nell’area euro.
Gli indici Istat in Italia, IFO in Germania e la fiducia dei consumatori in Francia, nonché le indagini della Commissione Europea, dovrebbero evidenziare una nuova flessione a luglio.
Infine, la disoccupazione in Germania è attesa salire nuovamente a luglio.
Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà concentrata sulla riunione del FOMC, che dovrebbe concludersi con un rialzo dei tassi di 75pb e una conferma dell’impegno della Fed a riportare l’inflazione sotto controllo, nonostante i rischi di recessione.
Per quanto riguarda i dati, la fiducia dei consumatori a luglio dovrebbe essere in modesta ripresa e le vendite di case nuove di giugno dovrebbero segnare un ampio calo, causato dalla scarsità di offerta e dall’ulteriore flessione dell’accessibilità.
Sempre per giugno, la spesa e il reddito personale dovrebbero essere in rialzo e il deflatore dei consumi core dovrebbe segnare un incremento di 0,5% m/m, sempre al di sopra del ritmo compatibile con l’obiettivo di inflazione del 2%.
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