Weekly Economic Monitor
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21 Luglio 2023
Il punto
Tutti danno per scontato un nuovo rialzo dei tassi di 25pb alla riunione BCE del 27 luglio, e non c’è motivo per pensare che l’esito sia diverso.
Riteniamo però che l’indirizzo ufficiale sulla riunione di settembre sarà molto vago, lasciando intendere che saranno i dati estivi a determinarne l’esito.
Fed: quello atteso per il 26 luglio potrebbe essere l’ultimo rialzo di questo ciclo restrittivo.
I market mover della settimana
Nell’area euro, oltre alla riunione di politica monetaria della BCE, il focus sarà sui dati di luglio sull’inflazione in Germania e Francia (che ci aspettiamo in calo) e sulle indagini di fiducia, che potrebbero confermare le indicazioni di decelerazione per il ciclo nel 2° semestre dell’anno.
In calendario anche le prime stime di PIL relative al 2° trimestre in Francia, Spagna e Belgio.
Si prospetta una settimana ricca di eventi negli Stati Uniti.
Il focus sarà sulla riunione del FOMC, che dovrebbe attuare il preannunciato rialzo dei fed funds di 25pb, a 5,5%, con toni però più dovish in chiave prospettica.
Il deflatore core di giugno è visto rallentare a 0,2% m/m (4,2% a/a), con indicazioni di decelerazione per il comparto dei servizi al netto dell’abitazione.
La spesa personale dovrebbe essere in lieve aumento, sulla scia del recupero degli acquisti di beni, mentre il reddito personale dovrebbe continuare a crescere a un ritmo moderato grazie alla dinamica occupazionale solida.
In calendario anche gli indici PMI flash di luglio, che dovrebbero confermare i segnali recessivi nel manifatturiero e di espansione nei servizi.
La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a luglio è attesa in leggera flessione, dopo l’ampio balzo di giugno.
Infine, la stima advance del PIL del 2° trimestre dovrebbe mostrare una crescita di 1,8% t/t ann., grazie a una riaccelerazione degli investimenti, a fronte di una contrazione del canale estero e di un rallentamento dei consumi privati.
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