Weekly Economic Monitor
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17 Marzo 2023
Il punto
La Banca Centrale Europea ha preferito procedere secondo i programmi, alzando i tassi di 50pb.
La BCE ha rimarcato la solidità del sistema bancario europeo sul fronte patrimoniale e della liquidità, oltre alla possibilità di intervenire a sostegno della liquidità e contro la frammentazione del mercato, se necessario.
Tuttavia, le tensioni finanziarie hanno indotto la Banca centrale a non offrire alcuna indicazione sull’andamento futuro dei tassi.
In caso di rientro delle tensioni finanziarie, a nostro giudizio, l’andamento attuale dell’economia giustificherebbe altri rialzi, da 50 a 100pb.
Fed tra due fuochi: rischi finanziari e inflazione persistente.
La recente turbolenza nel sistema bancario statunitense ha complicato lo scenario della politica monetaria e rivoluzionato le aspettative di mercato.
Sul fronte macroeconomico, i dati di inizio anno hanno evidenziato crescenti rischi di inflazione elevata e persistente e di mercato del lavoro sotto pressione.
Sul fronte finanziario, i segnali di stress al sistema bancario stanno aumentando.
Prevediamo che, se le misure a sostegno della liquidità riusciranno a mantenere la crisi bancaria all’interno di un comparto circoscritto, il FOMC dovrebbe procedere con un rialzo di 25pb e segnalare un punto di arrivo dei tassi a 5,5%, condizionando la propria azione all’evoluzione delle condizioni del sistema bancario.
La forward guidance sarà limitata per via dell’estrema incertezza.
I market mover della settimana
In area euro le prime indagini di fiducia di marzo dovrebbero confermare il quadro di recupero per l’attività economica nel 1° trimestre.
Il PMI manifatturiero è atteso riavvicinarsi alla soglia d’invarianza, mentre il PMI servizi potrebbe correggere dopo il balzo di febbraio; il PMI composito è visto poco variato rispetto ai livelli di febbraio.
L’indice di fiducia dei consumatori dovrebbe proseguire il percorso di “normalizzazione”.
Viceversa, l’indice ZEW potrebbe essere affossato dalle recenti turbolenze sui mercati.
Infine, la produzione nelle costruzioni nell’Eurozona dovrebbe tornare a crescere a gennaio dopo due mesi di calo.
Questa settimana negli Stati Uniti il focus sarà sulla riunione del FOMC, particolarmente rilevante in una fase di contrasto fra i rischi di inflazione persistente e quelli di instabilità finanziaria.
L’aggiornamento delle proiezioni del Comitato e l’evoluzione dei dati sul fronte macro dovrebbero portare a un rialzo di 25pb, nonostante le tensioni sul sistema bancario, per ora contenute negli interventi congiunti di Fed e Tesoro.
Sul fronte dei dati di febbraio, le vendite di case nuove dovrebbero correggere modestamente, mentre per le case esistenti è prevista una ripresa.
Gli ordini di beni durevoli dovrebbero confermare un trend moderatamente positivo al netto di trasporti.
I PMI flash di marzo sono previsti in linea con segnali di contrazione nel manifatturiero e modesta espansione nei servizi.
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