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Weekly Economic Monitor

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17 Gennaio 2025


Il punto

Negli Stati Uniti, i dati diffusi nell’ultima settimana hanno mostrato da un lato una tenuta del ciclo e del mercato del lavoro, dall’altro una lieve attenuazione delle pressioni sui salari e sull’inflazione core: nel complesso, il quadro ci sembra coerente con una pausa da parte del FOMC il 28-29 gennaio (al momento, ci aspettiamo due riduzioni dei tassi da parte della Fed quest’anno, a marzo e giugno; la nostra attuale previsione è più dovish rispetto alle aspettative di mercato).
Nell’area euro, la lieve crescita della produzione industriale a novembre non cambia il quadro di debolezza dell’attività economica, che dovrebbe essere confermato dalle indagini che saranno diffuse la settimana prossima (PMI, ZEW, INSEE): ci aspettiamo che la BCE possa decidere un nuovo taglio dei tassi il prossimo 30 gennaio, e possa effettuare una riduzione pari a 100 punti-base quest’anno (concentrata nel primo semestre); rispetto a questo scenario centrale, sostanzialmente in linea con le aspettative di mercato, i rischi, a nostro avviso, sono quelli di maggiori tagli nel caso in cui non si concretizzasse l’attesa ripresa del ciclo nel corso dell’anno.

 


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