20 Febbraio
In Focus & Approfondimenti, Focus Economia (a cura di Intesa SanPaolo)
Weekly Economic Monitor
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17 Febbraio 2023
Il punto
Il 2023 potrebbe essere un anno cruciale per NGEU e i PNRR.
Oltre all’inclusione del capitolo energetico nei PNRR, per la quale è prevista la scadenza del 30 aprile, il 2023 sarà l’anno decisivo per la cantierizzazione delle opere: un passaggio che aumenta i rischi di implementazione rispetto a una fase iniziale in cui è bastato promulgare atti normativi, pubblicare bandi e ricevere richieste di crediti di imposta.
I market mover della settimana
La settimana entrante nell’area euro vedrà la pubblicazione delle prime indagini di fiducia di febbraio (ZEW, IFO, INSEE e PMI flash), che potrebbero offrire ulteriori conferme di un trend di recupero del morale rispetto ai minimi toccati lo scorso autunno.
Le rilevazioni sulla fiducia dei consumatori in Francia e nell’Eurozona potrebbero evidenziare un minor ottimismo rispetto al morale delle imprese.
La stima finale dell’inflazione di gennaio nell’area euro potrebbe registrare una revisione al rialzo dopo la pubblicazione ritardata del dato tedesco (di cui è attesa in settimana la seconda lettura, assieme a quella del dato italiano).
Da monitorare anche la seconda stima sul PIL del 4° trimestre 2022 in Germania.
Negli Stati Uniti, questa settimana, il focus sarà sui verbali della riunione del FOMC di febbraio, che dovrebbero rendere pubblica la discussione sul sentiero dei tassi e, probabilmente, sulle condizioni per interrompere i rialzi, con un messaggio generalmente hawkish.
Fra i dati, i PMI di febbraio saranno importanti per valutare la possibilità di una riaccelerazione della crescita, in contrasto con il trend debole dell’autunno.
Per gennaio, le vendite di case esistenti dovrebbero mostrare il primo rialzo dopo undici contrazioni consecutive, segnando una possibile svolta nella correzione del mercato immobiliare.
Invece, le case nuove dovrebbero essere circa stabili.
Il reddito e la spesa personale di gennaio sono previsti in rialzo e dovranno essere monitorati per valutare il trend di rallentamento dell’autunno che si sta interrompendo.
Il deflatore dei consumi a gennaio dovrebbe confermare il quadro del CPI, con segnali di stabilizzazione delle variazioni mensili, senza nuove riduzioni.
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