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Weekly Economic Monitor

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15 Luglio 2022


Il punto

Area Euro. Il primo rialzo dei tassi ufficiali dopo 11 anni potrebbe non essere più l’elemento cruciale della prossima riunione di politica monetaria BCE.
Ora i mercati vogliono piuttosto capire se la Banca centrale ha raggiunto un’intesa sui dettagli del nuovo strumento di stabilizzazione.
Inflazione USA: allarme rosso.
Il CPI ha dato una nuova sorpresa verso l’alto a giugno, con un’accelerazione dell’inflazione core, in aumento di 0,7% m/m, sulla scia di ampi incrementi sia per i beni sia per i servizi.
La persistenza delle pressioni sui prezzi impedirà probabilmente di vedere un rallentamento delle variazioni mensili in estate e manterrà la Fed in modalità aggressiva fino all’autunno avanzato.
Aumentano le probabilità di un rialzo di 100pb a luglio e/o di una sequenza più lunga di interventi di 75pb, con rischi di tassi al 4% già in autunno.
Rivaluteremo le nostre previsioni dopo i dati sulle aspettative di inflazione e sulle vendite al dettaglio di oggi.

 

I market mover della settimana

In area euro il focus sarà sulla riunione di politica monetaria della BCE che segnerà l’avvio del ciclo di rialzo dei tassi. Le indagini PMI di luglio dovrebbero offrire ulteriori segnali di rallentamento della crescita dopo quelli già emersi nel mese precedente.
Anche il morale manifatturiero in Francia e la fiducia dei consumatori della Commissione Europea dovrebbero riportare una correzione.
In calendario inoltre la stima finale dell’inflazione di giugno e la produzione nelle costruzioni di maggio in area euro.
Negli Stati Uniti, le informazioni macroeconomiche questa settimana saranno concentrate sul settore immobiliare residenziale e sul manifatturiero.
Il PMI flash e l’indice della Philadelphia Fed di luglio dovrebbero segnalare attività poco variata, in presenza di un trend verso il basso degli ordini e di una stabilizzazione delle pressioni sui prezzi.
Le vendite di case esistenti e i cantieri di giugno dovrebbero essere in modesta ripresa, a conferma del fatto che, nonostante l’aumento dei tassi, la domanda di abitazioni rimane strutturalmente elevata per motivi demografici.

 


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