Weekly Economic Monitor

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14 Novembre 2025

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Il punto

L’evento della settimana è la fine dello shutdown federale negli Stati Uniti, che potrebbe innescare un recupero della fiducia (e dei consensi per il Presidente Trump).
Con la riapertura, il mercato ha ridotto le sue attese sui tagli della Fed; a nostro avviso, un nuovo intervento il mese prossimo resta lo scenario lievemente più probabile, ma niente affatto scontato vista la divergenza di voci all’interno del FOMC: molto dipenderà dal tono dei numerosi dati in uscita nelle prossime settimane; in ogni caso, le aspettative di mercato sui tagli Fed per l’anno prossimo si sono sostanzialmente riallineate alle nostre, prezzando ora poco più di 75pb di riduzioni dei tassi da qui a fine 2026.

Nell’Eurozona, la settimana prossima i PMI flash apriranno la tornata di indagini di fiducia di imprese e consumatori di novembre: è attesa una sostanziale stabilità rispetto a ottobre, compatibile con una moderata accelerazione del PIL tra fine 2025 e inizio 2026.
In Francia, gli sviluppi politici sono meno sfavorevoli: è ora meno improbabile che possa essere approvato un budget entro fine anno, e che il deficit programmatico 2026 possa superare significativamente il 5% del PIL.

 

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