06 Novembre
In Focus & Approfondimenti, Focus Economia (a cura di Intesa SanPaolo)
Weekly Economic Monitor
LEGGI il documento completo
5 Novembre 2021
Il punto
FOMC: tapering flessibile e stretto monitoraggio dell’inflazione.
Il Comitato riconosce che le pressioni verso l’alto sui prezzi potrebbero persistere più a lungo del previsto e prepara le condizioni per essere in grado di attuare una svolta anticipata sui tassi, con un sentiero più ripido nel 2022, nel caso in cui lo scenario economico lo richieda.
Area euro: inflazione media annua ben sopra l’obiettivo BCE anche nel 2022.
L’inflazione nella zona euro ha visto una ulteriore accelerazione a ottobre, al 4,1% a/a.
Rimane probabile che il rialzo dell’inflazione sia transitorio, ma riteniamo che non scomparirà rapidamente.
Rivediamo pertanto ulteriormente al rialzo il nostro profilo previsivo: la media annua è stimata ora al 2,5% nel 2021 e al 2,6% nel 2022.
Il trend nel corso dell’anno prossimo dovrebbe essere discendente, con un possibile picco a febbraio (al 3,5%) e un minimo a dicembre (all’1,5%).
L’incertezza rimane elevata e legata principalmente alla componente più volatile dell’indice, quella energetica.
I market mover della settimana
Nell’area euro la prima indagine di fiducia di novembre, lo ZEW tedesco, dovrebbe riportare una nuova correzione del morale diffusa ad aspettative e valutazioni sulla situazione corrente.
I dati sull’attività industriale di settembre dovrebbero evidenziare una flessione sia in Italia che nel complesso dell’Eurozona, sintomo di un settore ancora frenato dai vincoli all’offerta.
In Germania la stima finale dell’indice dei prezzi al consumo è attesa confermare l’accelerazione dell’inflazione in ottobre.
La Commissione Europea pubblicherà le previsioni macroeconomiche d’autunno.
I dati in uscita negli Stati Uniti questa settimana sono pochi, ma rilevanti.
Il PPI e il CPI di ottobre, infatti, dovrebbero dare ulteriore conferma della persistenza e della diffusione delle pressioni inflazionistiche non solo nei settori direttamente colpiti dalla pandemia, ma nella maggior parte delle categorie di spesa, sia nei beni sia nei servizi.
Il CPI è previsto in rialzo di 0,5% m/m, con una variazione dell’indice core di nuovo ampia (0,3% m/m), sulla scia di incrementi solidi per l’abitazione, la ristorazione, le auto e le categorie di spesa voluttuaria.
La fiducia dei consumatori di novembre dovrebbe essere in calo, con aspettative di inflazione sempre elevate.