La Bussola dell’Economia Italiana
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a cura di Elisa Coletti, Paolo Mameli e Giorgio Ucropina
ABSTRACT
L’evoluzione dello scenario congiunturale
Il PIL italiano ha registrato una marginale accelerazione nel 1° trimestre (a nostro avviso, grazie soprattutto alle costruzioni non residenziali).
Tuttavia, le indagini segnalano che l’attività economica potrebbe rallentare, avvicinandosi a una sostanziale stagnazione, nei trimestri centrali dell’anno.
Il PIL italiano è aumentato di 0,3% t/t nel 1° trimestre 2025 (un decimo più del previsto), dopo lo 0,2% di fine 2024.
È il tasso di crescita congiunturale più alto da due anni.
La crescita acquisita per il 2025 (in caso di stabilità in ciascuno dei restanti trimestri dell’anno) è pari a 0,4%.
Il dettaglio per componenti non è ancora disponibile (sarà reso noto il 30 maggio), ma il comunicato stampa dell’Istat suggerisce che dal lato della produzione la crescita del valore aggiunto sia dovuta interamente all’industria in senso lato (comprensiva delle costruzioni), con un contributo anche del settore primario, a fronte di una stagnazione nei servizi.
Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
In sintesi, il dato è superiore alle attese. La sorpresa viene dalla debolezza dei servizi.
Tendenze del settore bancario
A marzo, i prestiti al settore privato sono tornati in aumento, del +0,5%, un trend che risulta proseguito ad aprile con il +1,1% secondo le stime ABI.
Hanno contribuito al miglioramento sia i prestiti alle famiglie, in crescita a marzo dell’1,1%, sia quelli alle società non-finanziarie che hanno segnato un minor calo, del -1,1%, rispetto al -2,1% del 1° bimestre.
I depositi hanno mantenuto un ritmo di crescita moderato, leggermente inferiore al 2% sia a marzo, sia ad aprile secondo le anticipazioni ABI.
L’aggregato è rimasto caratterizzato da andamenti contrapposti delle due principali componenti, con i conti correnti ancora in aumento (+2,3% a marzo), mentre la dinamica dei depositi a tempo ha subito una battuta d’arresto.
Indice dei contenuti
• L’accelerazione del PIL d’inizio anno dovrebbe rivelarsi temporanea (p. 2 )
• Sintesi della previsione macroeconomica (p. 4 )
• Quasi ferma la produzione industriale (p. 5 )
• Ancora in territorio negativo le indagini di fiducia nel manifatturiero (p. 6 )
• Tiene l’edilizia, anche se si accentuano i segnali di frenata nel residenziale (p. 7 )
• Preoccupa il rallentamento dei servizi (p. 8 )
• Il calo della fiducia delle famiglie può frenare la ripresa dei consumi (p. 9 )
• Disoccupazione ancora vicina ai minimi storici (p. 10 )
• Export sostenuto temporaneamente dall’anticipo di consegne verso gli USA (p. 11 )
• L’inflazione si è riallineata al 2% (e dovrebbe restarvi nei prossimi mesi) (p. 12 )
• I prestiti al settore privato sono tornati in aumento (p. 13 )
• Depositi a un ritmo di crescita leggermente inferiore al 2% (p. 16 )