Seguci su twitter

Categorie

Stati Uniti – Verbali FOMC: messaggi e omissioni hawkish

LEGGI il documento completo

a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

I verbali della riunione del FOMC di febbraio sono evidentemente datati, con un’analisi dello scenario congiunturale basata su informazioni caratterizzate da trend di rallentamento di crescita e inflazione resi obsoleti dai dati di gennaio e febbraio pubblicati dopo la riunione.
Il messaggio dei verbali, nonostante ciò, appare hawkish sia per ciò che viene detto sia per ciò che viene omesso.
Messaggi hawkish espliciti.
Le previsioni dello staff e dei partecipanti vedono generale debolezza della crescita, con rischi verso il basso, mercato del lavoro ancora sotto pressione e inflazione in calo ma sempre “inaccettabilmente elevata”, con rischi verso l’alto.
Tuttavia, in generale le considerazioni dei partecipanti sono prevalentemente orientate a preferire troppa restrizione piuttosto che troppo poca.
Messaggio hawkish “implicito”.
Un’omissione nei verbali è almeno importante quanto le affermazioni esplicitamente hawkish.
Nella conferenza stampa, Powell aveva indicato che durante la riunione c’era stata una discussione approfondita sulle condizioni per una pausa dei tassi, i cui dettagli sarebbero stati comunicati nei verbali. Nel documento invece non c’è traccia del dibattito sul sentiero e sul punto di arrivo dei tassi, a parte la comunicazione relativa alla scelta di rialzi da 25 pb.
Riteniamo probabile che nella stesura dei verbali il Comitato abbia scelto di omettere il contenuto di tale discussione, basata su uno scenario di crescita più debole di quello aggiornato con le sorprese delle ultime settimane e di inflazione più contenuta, per evitare di dare adito a interpretazioni dovish non appropriate nel contesto attuale.
Messaggio neutrale.
Quasi tutti” i partecipanti concordavano sul fatto che fosse appropriato alzare l’intervallo obiettivo di 25 pb per valutare meglio il progresso dell’economia verso gli obiettivi del Comitato.
Alcuni” avrebbero preferito un rialzo di 50 pb per arrivare più velocemente a un livello dei tassi sufficientemente restrittivo.
In conclusione, i verbali non sorprendono particolarmente (omissione a parte) e mantengono lo scenario dei tassi totalmente dipendente dai dati ed estremamente incerto.
Tuttavia, anche se il rallentamento della crescita fosse soltanto rinviato e non eliminato, lo
scenario probabilmente non si chiarirà prima della primavera avanzata, avendo alle spalle un 1° trimestre molto più solido delle attese in termini di attività.
In questo contesto, con rischi verso l’alto sull’inflazione, timori di allentamento delle condizioni finanziarie e incertezza sul quadro congiunturale, sappiamo che, in base a considerazioni di gestione ottimale del rischio, il Comitato preferirà eccedere nella restrizione.
Pertanto, modifichiamo la nostra previsione per il punto di arrivo dei fed funds a 5,5%, aggiungendo un rialzo a maggio e uno a giugno, dopo quello “scontato” di marzo.

 


LEGGI il documento completo