Stati Uniti: Quale atterraggio?
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a cura di Giovanna Mossetti
ABSTRACT
L’economia USA nei prossimi trimestri si troverà a un bivio fra l’atterraggio “softish” auspicato dalla Fed, e il rischio di un atterraggio “duro”, simile a quello dei cicli del passato caratterizzati da un’inflazione elevata.
La strada imboccata dipenderà dalla persistenza dell’inflazione e dall’aggiustamento del mercato del lavoro: la partita della Fed si gioca su questi due tavoli, ma l’esito è solo parzialmente in mano alla banca centrale.
Un recupero troppo lento dell’offerta di lavoro e/o una dinamica dei prezzi ostinatamente superiore all’obiettivo del 2% potrebbero forzare la Fed a proseguire con rialzi “spediti”, da 50pb (o più?), guidando l’economia verso una possibile recessione nel 2023.
Questo è il principale rischio per lo scenario USA, a nostro avviso.
Da tempo, la nostra previsione per i fed funds è di aumenti da 50pb a giugno, luglio e settembre, seguiti da rialzi da 25pb che dovrebbero spingere i tassi al 3% a fine 2022 e a 3,75% a metà 2023.
La conferenza stampa di Powell dopo la riunione del FOMC del 14-15 giugno dovrebbe confermare che la Fed intende riportare l’inflazione sotto controllo a ogni costo, facendo rallentare la domanda e salire il tasso di disoccupazione.
Ci sono quindi rischi significativi di una sequenza di rialzi “spediti” più prolungata nel 2022, se l’inflazione e la domanda di lavoro non inizieranno a rallentare in estate.