Seguci su twitter

Categorie

USA – L’inflazione core rallenta ancora: 0,2% m/m a novembre

LEGGI il documento completo

a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

Il CPI a novembre è aumentato di 0,1% m/m (7,1% a/a). Energia e alimentari hanno confermato i trend contrastanti in atto dall’estate, con la prima in calo e i secondi in rapida crescita.
L’energia (-1,6% m/m, 13,1% a/a) è frenata da benzina (-2% m/m, 10,1% a/a), gas naturale ed elettricità.
Per gli alimentari, l’aumento complessivo è di 0,5% m/m (10,6% a/a).
Risultano sempre in forte rialzo sia gli alimentari consumati a casa (0,5% m/m, 12% a/a) sia quelli forniti dalla ristorazione (0,5% m/m, 8,5% a/a).
Le variazioni positive sono diffuse all’abitazione e ad altri servizi, ma si rilevano correzioni nel comparto dei beni core, oltre che in alcuni servizi (tariffe aeree, sanità).
L’indice core ha registrato una variazione di 0,2% m/m, dopo 0,3% m/m di ottobre.
La variazione tendenziale, a 6,0% a/a, è sui minimi da luglio.
Alcune voci sono in calo, sia per i servizi, sia per i beni:
* I beni core hanno prezzi in calo di -0,5% m/m (3,7% a/a).
Le variazioni positive per abbigliamento (0,2% m/m), arredamento (0,4% m/m) e per i beni sanitari (0,2% m/m), sono controbilanciate da correzioni per auto usate (-2,9% m/m) e stabilità per le auto nuove, ricreazione (-0,4% m/m), istruzione e comunicazione (-1,6% m/m).
* I servizi ex-energia mostrano un altro rallentamento della dinamica mensile, a 0,4 % m/m (6,8% a/a), dopo 0,5% m/m di ottobre e 0,8% m/m di settembre.
Per i servizi abitativi, la variazione complessiva è di 0,6 % m/m (7,1% a/a), spinta da affitti (0,8% m/m) e affitti figurativi (0,7% m/m) e frenata da abitazione diversa dalla residenza (-0,7% m/m) sempre volatile.
I trasporti sono in calo di -0,7% m/m, con flessioni per le tariffe aeree (-3% m/m) e auto a noleggio (-2,4% m/m).
I servizi sanitari (-0,7% m/m, 4,4% a/a) hanno prezzi in calo per diverse voci (servizi ospedalieri, oculistica, altri servizi professionali).
I servizi ricreativi si mantengono su un trend verso l’alto (1% m/m) e gli “altri servizi” (0,8% m/m) e non danno segnali di aver raggiunto un picco.
I dati del CPI di novembre danno ulteriore supporto alla previsione di un rallentamento del ritmo dei rialzi, con una variazione di 50 pb attesa alla riunione del FOMC che si concluderà domani.
In questa fase una parte crescente del Comitato inizia a preoccuparsi di un eccesso di restrizione.

 


LEGGI il documento completo