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FOMC: pausa nei tagli dei tassi, in attesa di conferme sulla moderazione dell’inflazione e chiarezza sulle politiche di Trump

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a cura di Mario Di Marcantonio e Paolo Mameli


ABSTRACT

Prevediamo che la prossima riunione del FOMC del 28-29 gennaio si concluda con tassi invariati al 4,25-4,50%.
L’evoluzione recente dello scenario economico ha evidenziato, oltre che continue revisioni al rialzo sulla crescita del PIL e una tenuta del mercato del lavoro, dati di inflazione meno favorevoli del previsto in media nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
A nostro avviso, questo scenario è coerente con una pausa nel ciclo di allentamento monetario, in attesa di dati più confortanti sull’evoluzione dei prezzi, e forse, di maggiori indicazioni sulle politiche della nuova amministrazione (da cui potrebbe derivare un effetto reflazionistico, in parte incorporato da alcuni membri del FOMC nelle Summary of Economic Projections di dicembre).
Al momento, riteniamo che l’inflazione possa riprendere una tendenza discendente nella prima metà di quest’anno, consentendo alla Fed due ulteriori riduzioni dei tassi nel 1° semestre (nel nostro scenario di base, a marzo e giugno); l’effetto dell’implementazione dell’agenda di Trump si potrebbe vedere più avanti, e potrebbe indurre la banca centrale a una modalità di wait-and-see per tutta la seconda metà dell’anno.
Al momento, la nostra aspettativa sui tassi fed sull’orizzonte a metà 2025 è più dovish rispetto a quella attualmente prezzata dai mercati.

 


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