Seguci su twitter

Categorie

FOMC: anno nuovo, politica monetaria nuova

LEGGI il documento completo

a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

La massima occupazione è qui, e l’inflazione elevata mette a rischio l’obiettivo di stabilità dei prezzi.
Il FOMC si prepara alla rimozione dello stimolo monetario, con la svolta dei tassi attesa per marzo, un sentiero di graduali rialzi e l’inizio della riduzione del bilancio entro l’estate.
Possibile un’ulteriore accelerazione del tapering a febbraio.
La riunione del FOMC del 25-26 gennaio dovrebbe preparare l’avvio dei rialzi a marzo, ormai segnalato esplicitamente dal Comitato nei discorsi delle ultime settimane.
Comunicato e conferenza stampa dovrebbero dare indicazioni coerenti con un rialzo imminente, segnalando che le condizioni per la svolta dei tassi sono ormai praticamente raggiunte per la massima occupazione e superate per la stabilità dei prezzi.
In questo contesto, il quadro economico sarebbe, a nostro avviso, in contrasto con un ulteriore aumento dello stimolo monetario.
In assenza dell’aggiornamento delle proiezioni economiche, non ci dovrebbero essere informazioni precise sul sentiero dei tassi.
Tuttavia, ci aspettiamo che Powell sottolinei la necessità di una graduale rimozione dello stimolo monetario per controllare l’inflazione e ridurre gli squilibri di domanda e offerta, evidenziando l’impegno della Fed ad agire per riportare i tassi verso un “livello più normale”, come affermato da Williams.
La nostra previsione è di 4 rialzi nel 2022 e 4 rialzi nel 2023, con un punto di arrivo almeno intorno a 2,25%.
I rischi sono verso l’alto, con un sentiero potenzialmente più ripido nel 2022.
Ora la Fed parla di “normalizzazione” della politica monetaria, ma l’evoluzione dei dati potrebbe richiedere una effettiva, se pure temporanea, restrizione.

 


LEGGI il documento completo