Seguci su twitter

Categorie

CPI di aprile: l’inflazione core resta fuori controllo

LEGGI il documento completo

a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

Il CPI ad aprile è aumentato di 0,3% m/m (consenso: 0,2% m/m), con un netto rallentamento della dinamica mensile dopo 1,2% m/m di marzo, dovuto al calo (per ora transitorio) della componente energetica.
Su base annua, l’inflazione è finalmente in calo, per la prima volta da settembre 2021, con una variazione di 8,3% a/a, da 8,5% a/a di marzo, probabilmente il picco di questo ciclo.
L’indice core però ha sorpreso ampiamente verso l’alto, con una riaccelerazione a 0,6% m/m (6,2% a/a), dopo 0,3% m/m di marzo.
I maggiori contributi al rialzo dei prezzi sono venuti da alimentari, abitazione, tariffe aeree e auto nuove.
Gli alimentari segnano un rialzo di 0,9% m/m.
L’energia, invece, è in calo mensile per via della correzione di -6,1% m/m della benzina, che però è già stata cancellata da una ripresa del trend verso l’alto da fine aprile.
I prezzi dei carburanti nelle ultime due settimane hanno già recuperato il calo di aprile e sono tornati sui picchi di marzo.
L’inflazione core registra ancora una volta aumenti diffusi, con variazioni particolarmente marcate per l’abitazione e, più in generale per la maggior parte dei servizi.
– I beni core hanno prezzi in rialzo di 0,2% m/m (9,7% a/a) e sono calmierati parzialmente dalla terza flessione consecutiva nel comparto delle auto usate (-0,4% m/m, 22,7% a/a) e da un calo per l’abbigliamento (-0,8% m/m, 5,4% a/a).
Le auto nuove hanno però prezzi in ampio aumento (1,1% m/m, 13,2% a/a), così come la maggior parte delle altre voci, che registrano variazioni significativamente superiori in media a 0,4%-0,5% m/m.
– I servizi ex-energia accelerano ancora, con un aumento di 0,7% m/m (4,9% a/a), spinto ancora una volta dall’abitazione, ma non solo.
Per i servizi abitativi, la variazione complessiva è di 0,5% m/m, spinta da affitti (0,6% m/m), affitti figurativi (0,5% m/m) e tariffe alberghiere (2% m/m).
Anche i trasporti hanno un rincaro in accelerazione (3,1% m/m dopo 2% m/m di marzo), spiegato da tariffe aeree (18,6% m/m), tariffe del noleggio auto (0,8% m/m) e alle assicurazioni (0,8% m/m).
I servizi sanitari restano su un trend elevato, con 0,5% m/m, dopo 0,6% m/m di marzo.
Il mese di aprile segna la probabile svolta dell’inflazione, a meno di future sorprese dalle materie prime colpite dagli effetti della guerra in Ucraina.
Il previsto calo della dinamica annua dei prezzi sarà concentrato nei prossimi tre mesi, per via dell’effetto confronto con il 2021, quando le variazioni del CPI core erano state in media intorno a 0,8% m/m.
Nella seconda metà dell’anno, gli effetti base saranno più variabili e determineranno un sentiero più piatto per l’inflazione, che dovrebbe mantenersi ben oltre il 4% per tutto il 2022.
Il focus della Fed resterà sul trend delle variazioni mensili e sulla diffusione di rialzi superiori al 2% ann.
In ogni caso, i rischi per prezzi e tassi a nostro avviso rimangono verso l’alto.

 


LEGGI il documento completo