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La NADEF conferma il netto miglioramento del quadro di finanza pubblica

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a cura di Paolo Mameli


ABSTRACT

Il Governo ha approvato mercoledì 29 la Nota di Aggiornamento al DEF 2021, che delinea le nuove proiezioni e i nuovi obiettivi di finanza pubblica sull’orizzonte 2021-24.
Le principali novità rispetto al precedente quadro di finanza pubblica (contenuto nel DEF dello scorso aprile) sono:
– La stima di crescita del PIL nel 2021 è rivista sensibilmente al rialzo, al 6% da un precedente programmatico di 4,5%, mentre le previsioni per gli anni successivi risultano poco variate (nel quadro programmatico, la crescita è vista al 4,7% nel 2022, al 2,8% nel 2023 e all’1,9% nel 2024); in virtù del rimbalzo più pronunciato quest’anno, il PIL è atteso recuperare i livelli precedenti la crisi COVID già nel 2° trimestre 2022 (un trimestre prima di quanto stimato lo scorso aprile), tuttavia il ritorno al di sopra del trend pre-crisi si avrà secondo il Governo solo nel 2024;
– Di conseguenza, vengono riviste in senso decisamente più favorevole rispetto a sei mesi fa le proiezioni per l’anno in corso per i principali aggregati di finanza pubblica: il deficit 2021 è visto ora al 9,4% del PIL, contro l’11,8% stimato nel DEF (anche sulla scia di un tiraggio inferiore alle attese delle misure straordinarie di sostegno a lavoratori, famiglie e imprese); il debito, che in precedenza era atteso salire al 159,8%, è ora visto in calo a 153,5% dal 155,6% dello scorso anno; la discesa del debito è dovuta non solo al minor indebitamento ma anche a livelli del PIL nominale più elevati in virtù di una crescita non solo del PIL reale ma anche del deflatore;
Il Governo, anche grazie all’andamento favorevole dei tendenziali di finanza pubblica, sceglie di rendere più espansiva la politica fiscale per l’anno prossimo: gli interventi netti sul 2022 dovrebbero valere ben l’1,2% del PIL (differenza tra deficit programmatico e tendenziale per l’anno prossimo), ossia circa 22 miliardi, e generare una crescita aggiuntiva del PIL, rispetto ai tendenziali, di mezzo punto (da 4,2% a 4,7%); deficit e debito sono più alti nel quadro programmatico rispetto allo scenario tendenziale per tutto il triennio 2022-2024: il Governo nel documento enuncia l’intenzione di mantenere una politica fiscale espansiva fino al 2024 ovverosia fintantoché il PIL e l’occupazione non abbiano recuperato i trend precedenti alla crisi causata dal COVID; l’obiettivo del Governo è ricondurre i livelli del rapporto debito/PIL al di sotto dei livelli pre-crisi (134,3%) entro il 2030.

 


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