Germania: rischi al rialzo sul PIL nel 1° trimestre
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a cura di Aniello Dell’Anno
ABSTRACT
L’indice IFO è salito a 93,3 a marzo da un precedente 91,1 superando le stime di consenso (91,0).
L’indice sintetico è sul massimo da febbraio scorso ma ancora al di sotto della media di lungo termine (96,6).
La relazione storica PIL e IFO suggerisce una crescita intorno allo 0,5% t/t, pertanto la nostra previsione di una sostanziale stagnazione nel 1° trimestre è soggetta a rischi verso l’alto.
La fiducia è salita ancora nel manifatturiero, a 6,6 da 1,5, sulla scia dell’allentamento delle strozzature all’offerta e del calo del prezzo del gas; l’aumento contraddice quanto emerso dalle indagini PMI di venerdì.
Migliora il quadro anche nei servizi, balzati a 8,9 punti da 1,3 di febbraio.
Il sentiment nelle costruzioni è salito solo marginalmente a marzo, segno che il comparto rimane in forte crisi.
Infine, il clima rimane teso nel commercio al dettaglio, con l’indice rimasto sostanzialmente stabile a -13,5 da -13,7 di febbraio, dato il calo del reddito disponibile reale delle famiglie.
In sintesi, l’indagine di questo mese suggerisce che la Germania probabilmente eviterà una recessione tecnica a inizio 2023.
Sulla ripresa futura incideranno, invece, gli effetti ritardati dell’aumento dei tassi di interesse, per cui ci aspettiamo una crescita di appena lo 0,1% nel 2023.
Una domanda globale più robusta del previsto implicherebbe rischi al rialzo sulla nostra previsione ma il difficile contesto geopolitico e le recenti tensioni sui mercati finanziari, che potrebbero portare ad un inasprimento delle restrizioni delle condizioni finanziarie e creditizie, impongono una certa cautela.
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