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Germania: le misure governative frenano l’inflazione

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

L’inflazione è calata più delle attese in dicembre, per via dei sussidi su gas e riscaldamento varati dal governo tedesco.
L’inflazione armonizzata è scesa al 9,6% a/a dall’11,3% precedente, mentre su base nazionale è calata all’8,6% a/a dal 10% di novembre.
Vista la natura una tantum degli aiuti di dicembre, l’inflazione headline è attesa tornare a salire a gennaio.
Lo spaccato parziale dell’indice nazionale mostra come la flessione sia quasi totalmente spiegata dalla componente energia, crollata a 24,4% a/a da 38,7% precedente; rallentano anche gli alimentari, a 20,7% da 21,1% di novembre, mentre si assiste ad una riaccelerazione della crescita dei servizi (3,9% a/a da 3,6%).
Rimane stabile l’inflazione degli affitti (1,9% a/a).
La variazione congiunturale è stata di -1,2% m/m sulla misura armonizzata e di -0,8% su quella nazionale.
La stima flash dai Länder indica che il ribasso viene soprattutto dalla componente energia per uso domestico, scesa, ad esempio, del -14,4% m/m in Baviera; ulteriori pressioni verso il basso sono arrivate dai carburanti, scesi oltre il -9% m/m in quasi tutte le regioni.
L’inflazione armonizzata dovrebbe riaccelerare a inizio 2023, visto l’esaurirsi delle misure una tantum di dicembre.
Il picco, tuttavia, dovrebbe essere alle spalle: l’inflazione da febbraio potrebbe intraprendere un trend discendente, la cui pendenza dipenderà da due fattori.
Da un lato, vi è l’impatto delle misure di contenimento, come il cap sul prezzo del gas, a partire da marzo 2023, con copertura retroattiva di gennaio e febbraio, sino ad aprile 2024.
Dall’altro lato, il mercato del lavoro rimane teso, con imprese che continuano a segnalare difficoltà nel reperire manodopera, accrescendo la probabilità di effetti di seconda battuta e, con essi, i rischi al rialzo sull’inflazione core.
L’esaurimento delle misure governative implicherà un balzo in alto della crescita dei prezzi nel 2° trimestre 2024 e potrebbe ritardare il ritorno sotto la soglia BCE.

 


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