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Germania: l’inflazione calerà da marzo

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

A febbraio, in Germania, l’inflazione è risultata stabile all’8,7% a/a sul CPI, mentre è salita al 9,3% a/a dal 9,2% di gennaio sull’indice armonizzato UE.
Lo spaccato parziale dell’indice dei prezzi al consumo su base nazionale pubblicato da Destatis suggerisce come l’accelerazione di alimentari (a 21,8 da 20,2% precedente) e servizi (a 4,7% da 4,5% di gennaio) sia stata spiazzata dal rallentamento della componente energia (a 19,1% a/a da 23,1%).
La variazione congiunturale è stata di +0,8% m/m sulla misura nazionale e di +1% su quella armonizzata, quest’ultima cresciuta sopra le attese.
La stima flash dai Länder indica che il rialzo viene soprattutto da alimentari e pacchetti vacanze, saliti, ad esempio, del 2,8% m/m e del 9,6% m/m in Sassonia.
Nel complesso, i servizi sembrano mostrare i primi effetti della trasmissione dei rincari di energia e cibo e dei costi del personale.
Da marzo l’inflazione sarà frenata dal pieno impatto delle misure calmieranti introdotte dal governo e da effetti base legati alla componente energia.
L’incertezza è maggiore sull’indice core, dal momento che un wage drift positivo anche nel 2024 potrebbe innescare effetti di seconda battuta.
Ci aspettiamo che l’inflazione nazionale scenda al 6%, in media annua, nel 2023 dal 6,9% dell’anno precedente.

 


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