Seguci su twitter

Categorie

Francia: Migliora a sorpresa la fiducia delle imprese manifatturiere, frenano i servizi

LEGGI il documento completo

a cura di Lorenzo Biagioli


ABSTRACT

L’indice INSEE di fiducia delle imprese manifatturiere ha riportato una crescita di due punti a giugno, a 108.
Lo spaccato evidenzia un chiaro progresso nelle aspettative di produzione, sia a livello di singola impresa (da 6 a 9), sia a livello generale (da -9 a -5), oltre ad un miglioramento nel saldo relativo alla produzione passata (da 12 a 15).
Sono tornate a crescere, sia pur marginalmente, le scorte (da 8 a 9).
Gli ordinativi, sia complessivi che dall’estero, risultano sostanzialmente stabili (su livelli storicamente elevati), a fronte di un moderato calo sia nelle attese sui prezzi di vendita futuri che nel grado di incertezza economica.
Il numero di imprese che hanno evidenziato difficoltà di approvvigionamento è risultato sui livelli più alti dall’inizio dell’indagine nel 1991 (il 45% delle imprese intervistate).
A livello settoriale, sempre nel manifatturiero, il comparto dei mezzi di trasporto fa segnare una crescita di un punto a 103, pur mantenendo ancora un gap significativo nei confronti degli altri comparti.
Più accentuato il balzo del tessile e abbigliamento (+6 punti, a 113) e dei prodotti della chimica (+4 punti, a 104). Stabile a 111 il morale nella meccanica.
L’indice composito di fiducia delle imprese è risultato viceversa in calo di due punti a 104, sulla scia di un peggioramento del morale nel commercio al dettaglio (-3 punti a 95) e nei servizi (-1 punto a 108), a fronte di un moderato progresso nelle costruzioni (+1 punto, a 115).
A sorprendere è soprattutto il calo del morale nei servizi, dove si evidenziano, a differenza che nell’industria in senso stretto, indicazioni negative circa i livelli di attività futura (-2 punti, a 6) e la domanda attesa (-4 punti, a 4); al contempo, ancora una volta a differenza che nel manifatturiero, si nota una ulteriore crescita (per il quarto mese consecutivo) dei prezzi di vendita attesi (+3 punti, a 13).
A livello settoriale, migliorano soltanto i trasporti (+1 a 103) e i servizi amministrativi (+3 a 110), a fronte di un calo nelle attività professionali (-3 a 107) e immobiliari (-2 a 104), e – sorprendentemente – nella ristorazione e accoglienza (-2 a 120).
Il saldo delle attese sull’occupazione (pur restando su livelli storicamente molto elevati) mostra il terzo calo mensile consecutivo (-2 a 108), sulla scia di un peggioramento delle intenzioni di assunzione proprio nei servizi e nel commercio al dettaglio.
In sintesi, l’indagine INSEE di giugno ha mostrato una certa resilienza della manifattura, mentre il terziario sembra cominciare a risentire anch’esso dei rincari dei costi, nonché degli spillover dall’industria, in una fase in cui va scemando l’effetto traino delle riaperture e della ripresa della mobilità in scia al minor rischio sanitario.
I PMI hanno mostrato, a differenza dell’indagine INSEE, un quadro di rallentamento diffuso a manifatturiero e servizi.
Nel complesso, l’economia francese sembra aver subito una stagnazione nel primo semestre dell’anno.
Abbiamo recentemente rivisto al ribasso la stima di crescita per l’intero 2022, a 2,7% da un precedente 3,3%.

 


LEGGI il documento completo