Seguci su twitter

Categorie

Francia: gli effetti del conflitto e l’inflazione penalizzano sia la manifattura che i servizi

LEGGI il documento completo

a cura di Lorenzo Biagioli


ABSTRACT

L’indice INSEE di fiducia delle imprese manifatturiere ha riportato un calo di due punti a luglio, a 106 – in linea con il consenso.
Il morale nell’industria in senso stretto si riporta dunque sui minimi da circa un anno, coerentemente con le indicazioni giunte dai PMI, con un grado di incertezza economica stabile su livelli elevati.
L’INSEE riporta questo mese l’indagine trimestrale circa i fattori che limitano la produzione: il 46% delle imprese segnala difficoltà di approvvigionamento (si tratta di un massimo assoluto), mentre il 27% lamenta difficoltà di reperimento di manodopera (anche in questo caso, si tratta di un massimo dall’inizio delle rilevazioni ovvero dal 1991), estesa a tutti i comparti manifatturieri.
A livello settoriale, spicca il calo nelle “altre attività manifatturiere”, passate da 106 a 101, a fronte di una più moderata variazione negativa tra gli alimentari e bevande (da 109 a 108).
Stabile il comparto dei macchinari, mentre sorprende il recupero per i mezzi di trasporto (a 108 da 103), a lungo penalizzati dalla carenza di semiconduttori, che tornano a convergere verso i livelli espressi dagli altri comparti produttivi.
Anche l’indice composito di fiducia delle imprese ha riportato un calo, sebbene più moderato (di un punto), a 103, sulla scia di un peggioramento del morale non solo nella manifattura, ma anche nei servizi (da 108 a 107) e nelle costruzioni (da 114 a 113), a fronte di una stabilità nel commercio al dettaglio e all’ingrosso.
Il calo nei servizi (da 108 a 107) è risultato complessivamente contenuto, ma conferma la tendenza già vista il mese precedente.
A differenza dell’industria, i servizi mostrano un miglioramento della percezione sull’incertezza economica.
A livello settoriale, il calo più ampio si è registrato tra i servizi amministrativi (da 109 a 102), a fronte di una flessione più contenuta per i servizi ricettivi e ristorazione (da 121 a 118) e i trasporti (da 101 a 100), mentre migliora il morale nei servizi della comunicazione (da 105 a 107) e nell’immobiliare (da 104 a 106).
Infine, nonostante le difficoltà di reperimento di manodopera (estese sia ai servizi che all’industria), l’indagine generale mostra – per la prima volta dopo 4 mesi di calo – un miglioramento nelle intenzioni di assunzione (da 107 a 109), soprattutto grazie al contributo del terziario.
In sintesi, l’indagine INSEE di luglio evidenzia come anche la Francia stia risentendo degli effetti combinati prodotti dal conflitto in Ucraina, dalla politica “zero-Covid” in Cina,  ma soprattutto dalla accelerazione nella crescita dei prezzi.
Nel secondo trimestre l’economia transalpina potrebbe risultare pressoché stagnante; una modesta riaccelerazione è attesa nel secondo semestre, ma i rischi restano verso il basso (soprattutto quelli legati allo shock sui prezzi, mentre i rischi di razionamento energetico per la Francia appaiono più contenuti che per altre economie europee).

 


LEGGI il documento completo