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Area euro: produzione industriale in modesto rimbalzo

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Ad aprile in Eurozona la produzione industriale è tornata a crescere dopo il tonfo registrato nel mese precedente: +0,4% m/m da -1,4% m/m (rivisto da -1,8%).
La flessione tendenziale si è invece amplificata al -2,0% da -0,5% di aprile.
Il rimbalzo è trainato dalla produzione di energia (sostenuta dal forte incremento registrato in Germania) che torna a crescere dopo quattro flessioni mensili consecutive (5,4% da -0,3%).
La produzione di beni intermedi è infatti in rialzo di un modesto 0,7% (-0,3% a/a) dopo aver ceduto il -1,9% a marzo mentre l’output di beni strumentali cala per il quarto mese (-0,2% da -2%; -9% a/a) offrendo prospettive poco incoraggianti per la dinamica degli investimenti fissi in macchinari.
Più favorevole invece il quadro per i beni di consumo con una crescita diffusa ai durevoli (0,2% da 1,3%, al terzo rialzo di fila) e ai non durevoli (0,4% da -1,1%).
Tra le principali economie si registra un rimbalzo in Germania (1,3% da -4,5%), che non è però sufficiente a recuperare il terreno perso a marzo, e Spagna (2,1% da -2%).
In crescita per il terzo mese la produzione in Italia (1,6% da 0,2%) mentre cala per la terza volta in Francia (-0,1% da -0,4%).
La crescita più ampia è stata invece messa a segno in Olanda (5,3% da -0,3%), la flessione più marcata è stata invece registrata in Irlanda (-9,6% da 1%).
Nonostante il parziale rimbalzo di aprile e il possibile, contenuto, progresso di maggio l’ampia flessione di marzo lascia comunque l’industria in rotta per una contrazione nel 2° trimestre quando dovrebbe quindi contribuire negativamente alla crescita del valore aggiunto.
Confermiamo comunque le nostre previsioni di crescita del PIL nel 2° trimestre: riteniamo che la ripartenza dei servizi grazie al rimbalzo post-pandemico dell’attività sarà più che sufficiente per compensare la frenata manifatturiera.

 


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