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PMI area euro migliori delle attese a dicembre ma ancora su livelli recessivi

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

Sorprendono al rialzo le stime flash dei PMI di dicembre in area euro.
L’indice composito è salito per il secondo mese consecutivo portandosi a 48,8 da un precedente 47,8, ancora su livelli recessivi ma ad un massimo dallo scorso agosto.
I progressi sono diffusi alla manifattura (47,8 da 47,1) e ai servizi (49,1 da 48,5), proseguono i segnali di attenuazione della crescita dei prezzi, mentre si conferma la tenuta del mercato del lavoro con gli indici relativi all’occupazione su livelli ancora espansivi.
Se si esclude il 2020, anno viziato dai lockdown, la media del PMI composito nel 4° trimestre è però sui minimi dal 2013, a livelli coerenti con una contrazione del PIL di -0,3% t/t a fine 2022.
Il rialzo dell’indice manifatturiero è spiegato da un rallentamento del tasso di contrazione della produzione e degli ordinativi.
Decelera inoltre la crescita dei prezzi, sia pagati che ricevuti, al tasso più lento da 2 anni ma ancora su ritmi superiori alla media storica.
Anche nei servizi la contrazione dell’attività sembra essersi leggermente ridimensionata e le imprese mostrano un maggior ottimismo prospettico (l’indice relativo alle aspettative rimane comunque al di sotto della media di lungo periodo).
La media trimestrale degli indici in Francia rimane comunque superiore a quella registrata in Germania suggerendo che, almeno nel 4° trimestre, l’economia francese ha probabilmente mostrato una maggiore tenuta rispetto a quella tedesca.
I dati pubblicati sono coerenti con un miglioramento degli indici rispetto a novembre anche in Italia e Spagna.
In sintesi, le imprese appaiono meno pessimiste rispetto a pochi mesi fa quando lo shock sul mercato del gas aveva innescato timori circa eventuali razionamenti delle forniture.
Su questo fronte i rischi al ribasso si sono ridotti tuttavia non emergono significativi segnali d’inversione del ciclo, la domanda resta debole e gli indici continuano a puntare verso una moderata recessione tra fine 2022 e inizio 2023.
Prevediamo un rallentamento della crescita del PIL area euro, in media annua, a 0,1% nel 2023 dopo il 3,3% che stimiamo per il 2022.

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