Area euro. Inflazione: verso un autunno caldo
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a cura di Aniello Dell’Anno
ABSTRACT
Continua il trend rialzista dell’inflazione nell’Eurozona che ha toccato un nuovo massimo dal 1998 (ovvero da quando esistono i dati comparabili).
Pensiamo che a cavallo d’anno il tasso di crescita dei prezzi possa attestarsi intorno al 10%, sulla scia della revoca delle misure calmieranti e dell’aumento delle quotazioni del gas.
L’inflazione nell’Eurozona è salita al 9,1% dall’8,9% a/a registrato a luglio, sorprendendo nuovamente al rialzo (Consenso: 9%).
Lo spaccato parziale ci dice che sono ancora le componenti energia (38,3% a/a) ed alimentari (a 10,6% da 9,8% precedente) a trainare l’inflazione.
Sul mese i prezzi al consumo crescono di 0,5%, ancora al di sopra dell’usuale profilo stagionale, per via del contribuito sproporzionato di alimentari lavorati (1,1%) e beni (0,8%).
Sul rialzo di agosto continua a pesare il meccanismo endogeno di trasmissione dei rincari energetici , come dimostra l’accelerazione della componente alimentare e la crescita dei beni manufatti ex-energia, nonostante i segnali di attenuazione delle pressioni a monte della catena produttiva.
Nei prossimi mesi l’inflazione potrebbe sfiorare, o addirittura superare, il 10% visto il ritiro di alcune delle misure calmieranti (ad esempio, in Germania membri del Governo hanno già annunciato di non voler rinnovare il taglio sul prezzo dell’abbonamento per il trasporto pubblico) e l’aumento del prezzo del gas.
In Italia la stima preliminare dei prezzi al consumo ha spinto l’inflazione calcolata sulla base dell’indice NIC all’8,4% a/a da 7,9% di luglio, e quella armonizzata al 9% a/a da 8,4% precedente, superando di gran lunga le attese. Nel mese i prezzi sono cresciuti di +0,8% m/m su entrambi gli indici.
Lo spaccato per Paese vede quindi la dinamica dei prezzi in Germania e Italia poco sotto la media dell’Eurozona, con la Spagna ben sopra tale soglia e la Francia ben al di sotto.
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