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Area euro: i dati irlandesi distorcono i dati di produzione industriale tra ottobre e novembre

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

In area euro la produzione industriale è cresciuta ben oltre le attese a novembre, di +2,3% m/m, mentre il dato di ottobre è stato rivisto drasticamente verso il basso: -1,3% m/m da +1,1% della stima precedente.
La variazione tendenziale cala dunque in territorio negativo: -1,5% da un precedente +0,2% (rivisto da +3,3%). Il divario con i livelli pre-Covid è pari al -0,4%.
La sorpresa è spiegata dall’inclusione, da parte di Eurostat, dei dati irlandesi (-32,1% m/m a ottobre e +37,3% m/m a novembre) dopo che nella rilevazione precedenti non erano stati inseriti per via di problematiche relative alla procedura di destagionalizzazione.
Non escludiamo comunque che tali dati vengano rivisti ulteriormente in occasione delle prossime letture.
Perché l’industria torni a contribuire positivamente alla crescita a fine anno sarebbe necessaria una crescita congiunturale intorno al 3% a dicembre.
Tra le principali economie si registrano infatti contrazioni dell’output in Germania (-0,1% m/m) e Francia (-0,5% m/m) dopo i rimbalzi del mese precedente. È invece tornata a crescere la produzione in Spagna (+1,8% m/m) mentre non è stato ancora pubblicato il dato italiano che verrà rilasciato domani.
Le problematiche statistiche limitano le possibilità di interpretazione dei dati ma quel che emerge dai dati nazionali è che i rischi al ribasso per l’industria non si sono ancora pienamente sopiti.
In questa fase le indagini settoriali mostrano una correlazione limitata con la produzione e pur restando su livelli espansivi sembrerebbero offrire spunti incoraggianti soprattutto per la ripresa potenziale nel medio termine piuttosto che nell’immediato futuro.
Riteniamo quindi che la manifattura rimarrà complessivamente debole a cavallo d’anno, con l’incertezza relativa allo scenario energetico che potrebbe generare una forte volatilità nelle scelte delle imprese nel calendarizzare la produzione.
Una volta superato l’inverno vediamo un progressivo recupero dell’industria nel corso del 2022, soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno.

 


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