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La Bussola dell’Economia Italiana

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a cura di Elisa Coletti, Allegra Fiore, Paolo Mameli e Andrea Volpi


ABSTRACT

L’evoluzione dello scenario congiunturale

PIL fermo nel 3° trimestre, ma migliorano le prospettive di breve termine
In estate, il PIL è rimasto invariato anziché rimbalzare dopo la contrazione vista in primavera.
Potrebbe aver pesato la deludente stagione turistica domestica.
Inoltre, le costruzioni non dovrebbero aver contribuito al PIL per la prima volta dopo più di un anno, e gli investimenti potrebbero aver risentito dell’attesa dei nuovi incentivi (poi inclusi nella Legge di Bilancio).
Poiché riteniamo che l’attività economica possa tornare ad espandersi già dal trimestre in corso, il dato non ci induce a modificare le nostre previsioni sul PIL italiano per il biennio in corso.
PIL potenziale: il problema del “limite di velocità”
Dopo gli anni di ripresa che hanno seguito la pandemia, in cui l’Italia ha in media sovraperformato il resto dell’area euro, la crescita del PIL sta tornando verso ritmi di espansione inferiori all’1%.
In questo focus, stimiamo il tasso di crescita potenziale, ovvero il “limite di velocità“, dell’economia italiana nei prossimi anni, sulla base di scenari alternativi in merito al contributo di capitale e lavoro e alla produttività.
In un contesto di declino demografico, diventeranno sempre più cruciali gli investimenti in grado di accrescere stabilmente lo stock di capitale, e le dinamiche di produttività.
In particolare, rispetto a uno scenario base che vede un rallentamento del PIL potenziale intorno allo 0,6%, sarebbero necessari importanti progressi su tutti i fronti perché la crescita economica possa stabilizzarsi intorno all’1% corrente, mentre sotto assunzioni meno ottimistiche la crescita potrebbe persino convergere su ritmi vicini a zero.

 

Tendenze del settore bancario

Domanda di credito in leggero aumento, guida la ripresa dei prestiti alle imprese
Dall’ultima parte del 2024 è in atto un moderato aumento della domanda di credito delle imprese, il cui recupero è stato sostenuto principalmente dai tassi più bassi e dagli investimenti.
Inoltre, nel 3° trimestre ha inciso anche il minore ricorso all’autofinanziamento.
In questo contesto è maturata la ripresa dei prestiti a medio-lungo alle imprese, seppure modesta, del +0,7%.
Prosegue la buona dinamica dei depositi in conto corrente, in crescita del 5%
I depositi hanno riportato una crescita del 3% a/a a settembre, trainata ancora una volta dai conti correnti.
Diversamente, i depositi con durata prestabilita hanno segnato un calo sempre più marcato.
Le obbligazioni hanno recuperato un buon ritmo di crescita.
Nel complesso, anche a settembre la raccolta da clientela ha mostrato una dinamica in linea con quella dei depositi.

 


Indice dei contenuti

PIL fermo nel 3° trimestre, ma migliorano le prospettive di breve termine (p. 2 )
PIL potenziale: il problema del “limite di velocità” (p. 3 )
Sintesi della previsione macroeconomica (p. 11 )
Produzione industriale in recupero a settembre dopo il calo di agosto (p. 12 )
• Il morale delle imprese industriali dovrebbe aver superato il punto di minimo (p. 13 )
• Segnali misti dalle costruzioni (p. 14 )
• Servizi ancora in stagnazione, ma migliorano le prospettive (p. 15 )
• I consumi ancora stentano, ma la fiducia delle famiglie è in ripresa (p. 16 )
• Non vi sono segnali di brusco deterioramento del mercato del lavoro (p. 17 )
• L’export non sembra sinora risentire dei dazi (p. 18 )
• Sorprende al ribasso l’inflazione a ottobre (p. 19 )
• Domanda di credito in leggero aumento, guida la ripresa dei prestiti alle imprese (p. 20 )
• Prosegue la buona dinamica dei depositi in conto corrente, in crescita del 5%  (p. 23 )

 


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Novembre 2025