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31 Ottobre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Anche ieri il dollaro ha avuto una dinamica contrastata, inizialmente in calo, poi in salita grazie agli occupati ADP che hanno sorpreso favorevolmente, poi di nuovo in discesa per chiudere alla fine al ribasso, complici la leggera revisione al ribasso del PIL e il calo dei deflatori trimestrali.
In realtà il movimento richiede conferma nei dati di oggi, i deflatori dei consumi mensili, attesi in marginale decelerazione, i sussidi di disoccupazione, attesi pressoché stabili, e il PMI di Chicago, atteso in lieve aumento, ma soprattutto nell’employment report di domani che si prevede fornisca segnali di indebolimento sul mercato del lavoro.
Essendo quest’ultimo al centro dell’attenzione della Fed, fatte salve sorprese favorevoli dai dati, il biglietto verde potrebbe indebolirsi, anche se il downside appare limitato in vista delle elezioni Presidenziali del 5 novembre, dove i mercati scommettono su una vittoria di Trump, considerata favorevole al dollaro.

EURL’euro si è rafforzato ieri, pur restando in area 1,08 EUR/USD, aiutato dai dati di Pil dell’area che hanno sorpreso in positivo e dall’inflazione tedesca che è salita più del previsto.
Oggi il test più importante si avrà con l’inflazione aggregata dell’area, attesa in aumento come headline, ma sempre al di sotto del target, e in marginale calo come core, il che dovrebbe mantenere solide le attese di un altro taglio dei tassi BCE a dicembre, riportando l’euro sulla difensiva, a meno di sorprese verso l’alto dai dati dell’area o delusioni/sorprese verso il basso significative dai dati USA.

GBPLa sterlina ha corretto ieri sia contro dollaro da 1,30 a 1,29 GBP/USD sia contro euro, pur restando in area 0,83 EUR/GBP, indebolita dal Budget di Reeves che, come da attese, punta a risanare, anche attraverso aumenti delle tasse, i conti pubblici ancora compromessi dalla rovinosa manovra attuata due anni fa sotto il governo Truss.
Per quanto l’OBR abbia rivisto al rialzo le previsioni di crescita per quest’anno e il prossimo, la situazione delicata delle finanze pubbliche unitamente all’incertezza sul sentiero di policy della BoE gravano sulla sterlina.
La BoE comunque dovrebbe tagliare i tassi giovedì prossimo e la riunione sarà chiarificatrice in merito allo scenario futuro.
Intanto, tra oggi e domani, la sterlina risentirà di riflesso dei driver di dollaro, tornando a rafforzarsi in caso di delusioni/sorprese verso il basso dai dati USA.

JPY – Lo yen ha aperto al rialzo questa notte contro dollaro da 153 a 152 USD/JPY ma non sull’esito della riunione BoJ che anzi, come attese, non ha alzato i tassi, quanto seguendo il calo dei rendimenti a lunga USA.
Il governatore Ueda ha spiegato che l’economia giapponese è in ripresa ma è ancora fragile soprattutto vista l’incertezza politica domestica e negli USA nonché il quadro globale, per cui al momento non è possibile prevedere quando si potrà rirendere ad alzare i tassi ma ha spiegato che se lo scenario economico si evolverà come atteso i tassi potranno salire ancora.
Tra oggi e domani intanto domineranno i driver USA: eventuali segnali di debolezza che facciano scendere i rendimenti statunitensi contribuirebbero a rafforzare, almeno temporaneamente, lo yen.