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30 Ottobre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha mantenuto una dinamica contrastata ieri, restando sui livelli di lunedì, ma cedendo sui JOLTS che hanno confermato un indebolimento delle dinamiche occupazionali.
Il dato ha prevalso sulla sorpresa positiva della fiducia dei consumatori a indicare che il mercato del lavoro resta il tema centrale per la Fed.
Oggi un primo test si avrà con gli occupati ADP, attesi in rallentamento e venerdì un secondo test con l’employment report, dal quale si attendono indicazioni simili.
A meno di sorprese verso l’alto il dollaro potrebbe quindi ritrovarsi sulla difensiva, anche se il downside dovrebbe essere ridotto all’avvicinarsi delle elezioni dove il mercato scommette su una vittoria di Trump.

EUR – L’euro ieri si è mantenuto in salita da 1,07 a 1,08 EUR/USD, ma sempre in range, sia di riflesso al cedimento del dollaro sia sui dati positivi dell’area.
Da quelli di oggi si attendono indicazioni non omogenee: PIL dell’area stabile su livelli bassi a 0,2% t/t, fiducia in solo marginale aumento e inflazione tedesca in salita.
Salvo sorprese/delusioni eclatanti il cambio dovrebbe mantenersi in range, in attesa dei dati più importanti domani di inflazione dell’area.

GBPLa sterlina si è leggermente rafforzata ieri contro dollaro da 1,29 a 1,30 GBP/USD, complice sia il cedimento di quest’ultimo sia il mantenersi, per ora dell’idea che la BoE possa tagliare i tassi meno di Fed e BCE, infatti si è rafforzata anche contro euro da 0,8340 a 0,8297 EUR/GBP.
Oggi importante sarà il Budget, che dovrebbe essere improntato al rigore fiscale e quindi non offrire spunti rialzisti di rilievo alla valuta britannica.
Interessanti saranno comunque le proiezioni di crescita e inflazione che l’OBR presenterà contemporaneamente.
Eventuali revisioni verso l’alto tenderebbero a favorire infatti la sterlina.
In giornata comunque questa tornerà a seguire i driver USA, reagendo in particolare agli occupati ADP.
Mentre l’evento chiave della prossima settimana sarà, il giorno stesso delle elezioni Presidenziali USA il 7 novembre, la riunione BoE.

JPY – Lo yen è rimasto sulla difensiva ieri contro dollaro tra 152 e 153 USD/JPY penalizzato dalla salita dei rendimenti a lunga USA.
Importanti oggi saranno i dati USA sugli occupati ADP: se un indebolimento farà arretrare i rendimenti lo yen dovrebbe rafforzarsi parzialmente.
Il vero test sarà però domani con la riunione BoJ dove si attende un non-rialzo dei tassi.
In tal caso lo yen rischia un ulteriore indebolimento a meno che la BoJ non indichi che il rialzo è da considerarsi solo rinviato di qualche tempo.