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30 Gennaio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato sul non-taglio dei tassi Fed al FOMC di ieri sera, aprendo al rialzo anche oggi, ma si tratta di movimenti di dimensione limitata, sia perché la decisione era attesa sia perché Powell ha lasciato intendere che la prospettiva di altri tagli in corso d’anno (il mercato ne prezza due da 25 pb, in linea con i dot plots della Fed di dicembre) resta valida.
In realtà l’incertezza sulle politiche della nuova amministrazione Trump potrà mantenere volatilità.
Oggi, intanto, si attende una lieve decelerazione del PIL USA.
A meno di sorprese in direzione favorevole da questo dato o dai sussidi, il dollaro dovrebbe dunque stabilizzarsi piuttosto che salire ancora.

EURL’euro è sceso da 1,04 a 1,03 EUR/USD sul non-taglio dei tassi Fed e stamani è ancora sulla difensiva complici i dati di PIL dell’area che hanno mostrato un rallentamento superiore al previsto.
La prospettiva che oggi la BCE tagli i tassi indicando probabilmente che altri tagli seguiranno dovrebbe indebolire ancora l’euro, anche se l’effettiva incertezza che domina a livello globale sulle politiche economiche USA può contribuire a diminuire il downside dell’euro.

GBPLa sterlina mostra una dinamica piuttosto volatile.
È scesa contro dollaro sull’esito del FOMC, ma di poco, chiudendo comunque la sessione in lieve rialzo, ma ha aperto in marginale calo oggi, probabilmente in correlazione positiva con l‘euro aspettando oggi il taglio dei tassi BCE, nonché in vista di un taglio dei tassi BoE giovedì prossimo.
Contro euro rimane in tendenziale rafforzamento, seppure ancora in area 0,83 EUR/GBP, sull’idea che la BoE tagli i tassi meno della BCE.

JPYLo yen si è indebolito solo marginalmente e brevemente contro dollaro sull’esito del FOMC, chiudendo ieri e aprendo oggi al rialzo da 155 a 154 USD/JPY grazie alle dichiarazioni del vicegovernatore della BoJ Himino che ha ribadito quanto già espresso da Ueda alla riunione di venerdì scorso, ovvero che la banca centrale continuerà ad alzare i tassi se l’economia si evolverà in linea con le sue proiezioni.
Salvo sorprese eclatanti dai dati USA lo yen dovrebbe quindi riuscire a consolidare o comunque a stabilizzarsi.