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30 Aprile 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in calo ieri, in parte fisiologico dopo la salita di venerdì ma in buona parte dovuto al recupero dello yen (su possibile intervento valutario delle autorità giapponesi).
Dai dati di oggi si attendono indicazioni miste, in calo per la fiducia dei consumatori, in salita per il PMI di Chicago, che in quanto tali potrebbero aiutare il dollaro a stabilizzarsi, laddove sorprese/delusioni lo farebbero rafforzare/indebolire.
Domani sarà la volta dell’ISM manifatturiero previsto in lieve calo, ma centrale sarà la sera il FOMC.
I tassi resteranno invariati, per cui importante sarà il messaggio, che potrebbe rafforzare le attese di un rinvio della svolta sui tassi a non prima di settembre.
In tal caso il dollaro dovrebbe beneficiarne, anche se probabilmente in misura limitata sia perché già scontato dal mercato sia perché nel complesso questa riunione dovrebbe avere carattere interlocutorio.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in lieve recupero ieri da 1,06 a 1,07 EUR/USD, perlopiù di riflesso al dollaro.
Oggi rischia di indebolirsi sull’inflazione dell’area, attesa stabile per la componente “headline”, in calo per la “core”, a meno che i dati non sorprendano verso l’alto.
Il downside dovrebbe comunque essere limitato sia perché il PIL dell’area è atteso in recupero seppur modesto sia perché dai dati USA non si attendono indicazioni rialziste per il dollaro, a meno di sorprese positive.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana al rialzo ieri contro dollaro da 1,24 a 1,25 GBP/USD complice sia la debolezza del dollaro sia il ridursi della probabilità di mercato che la BoE possa iniziare a tagliare i tassi prima di agosto/settembre.
In assenza di spunti propri di rilievo la sterlina dovrebbe muoversi di riflesso ai driver di dollaro e tendenzialmente stabilizzarsi nel range corrente, a meno di ampie sorprese/delusioni dai dati USA che la farebbero indebolire/rafforzare.
Contro euro è rientrata in area 0,85 EUR/GBP e dovrebbe trarre vantaggio dalla prospettiva che la BCE tagli i tassi prima della BoE.

JPY – Lo yen ha aperto ieri prima in ulteriore calo contro dollaro a 160 USD/JPY poi in recupero fino a 154 USD/JPY su possibile intervento valutario (per ora non confermato) delle autorità domestiche.
Oggi è di nuovo in lieve calo a 156 USD/JPY, ma il downside dovrebbe essere limitato a meno di sorprese positive dai dati USA che facciano salire i rendimenti a lunga USA.
I rischi per la valuta nipponica restano comunque verso il basso.