29 Maggio 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro, che aveva aperto in calo ieri, ha poi recuperato chiudendo al rialzo grazie al dato sulla fiducia dei consumatori, che ha sorpreso in positivo mostrando un ampio miglioramento contro attese di calo.
A meno di indicazioni sfavorevoli dai Beige Book di questa sera il dollaro dovrebbe mantenere il recupero consolidando o almeno stabilizzandosi, in attesa poi di nuove informazioni domani dai dati di PIL (seconda stima), dai sussidi di disoccupazione e dai deflatori dei consumi – ancora più importanti – venerdì.
EUR – L’euro, che aveva aperto al rialzo ieri, ha poi ceduto sui dati USA chiudendo al ribasso, sempre comunque in area 1,08 EUR/USD.
Il miglioramento della fiducia delle imprese italiane non ha offerto supporto all’euro che anzi è sceso ed anche l’aumento atteso dell’inflazione tedesca potrebbe non riuscire a rafforzarlo.
L’euro appare infatti parzialmente indebolito dall’avvicinarsi del primo taglio dei tassi BCE in giugno.
GBP – La sterlina che aveva aperto in salita ieri contro dollaro fino a raggiungere quota 1,2800 GBP/USD è poi arretrata sui dati USA chiudendo in calo, contenuto comunque in area 1,27 GBP/USD.
In assenza di spunti propri potrebbe riuscire a stabilizzarsi, ma con qualche rischio verso il basso dopo che il mercato è tornato a scontare un primo taglio dei tassi BoE con probabilità 100% a novembre quando lunedì lo aveva pienamente solo a dicembre.
Contro euro la sterlina ieri è tornata a indebolirsi, seppur leggermente, da 0,8493 a 0,8517 EUR/GBP, aprendo in lieve recupero stamani.
JPY – Lo yen è tornato a indebolirsi contro dollaro da 156 a 157 USD/JPY sulla risalita dei rendimenti a lunga USA favorita dai dati statunitensi, ma complici sia la stretta vigilanza delle autorità giapponesi sia il limitato upside dei rendimenti USA (a meno di sorprese verso l’alto dai dati), le pressioni ribassiste sullo yen dovrebbero essere contenute.
Nella stessa direzione dovrebbero portare i segnali che giungono dalla BoJ.
Questa notte Adachi ha infatti dichiarato che “se il calo dello yen accelera o persiste, l’inflazione può risalire prima del previsto. Se questo avviene in un momento in cui vi è una maggiore probabilità che l’inflazione ecceda durevolmente e stabilmente il 2%, potremmo aver bisogno di anticipare il timing di un rialzo dei tassi”.