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29 Luglio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di apertura, rafforzandosi venerdì sul deflatore dei consumi core che ha sorpreso verso l’alto, laddove l’headline è stato in linea con le attese, ma la salita del biglietto verde è stata modesta ed effimera e la chiusura della sessione leggermente al ribasso.
Il mercato infatti mantiene pienamente la probabilità di un primo taglio dei tassi a settembre.
Il FOMC di mercoledì non dovrebbe fornire indicazioni che smentirebbero tale scenario e tra i dati, mentre l’ISM manifatturiero di giovedì potrebbe salire marginalmente, l’employment report di venerdì dovrebbe mostrare un allentamento della dinamica occupazionale.
A meno quindi di sorprese verso l’alto dai dati o di un messaggio hawkish dalla Fed, il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva o comunque stabilizzarsi.

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in leggero calo da 1,09 a 1,08 EUR/USD e al ribasso apre anche oggi, in attesa del PIL dell’area domani che dovrebbe mostrare un rallentamento e dei dati di inflazione mercoledì previsti in seppur marginale calo.
A meno di sorprese vero l’alto l’euro dovrebbe mantenersi sulla difensiva, anche se il downside dovrebbe essere arginato dai driver USA.
Attualmente il mercato sconta un secondo taglio dei tassi BCE a settembre con probabilità 60% che diviene piena a novembre, ma dà al 96% un terzo taglio a dicembre.

GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da 1,29 a 1,28 GBP/USD e in ulteriore discesa apre oggi anche sulla scia dei dati sul credito al consumo rivelatisi più deboli delle attese.
Cruciale sarà la riunione BoE di giovedì, dove ci si aspetta un primo taglio dei tassi, anche se altamente incerto (oggi il mercato lo vede al 56%, salendo a probabilità piena a settembre per incorporare un secondo taglio a dicembre al 100%).
Un taglio indebolirebbe la sterlina, anche se solo in misura modesta, per via dell’avvicinarsi della svolta Fed.
Tuttavia, più della decisione sui tassi conteranno le nuove previsioni di crescita e inflazione contenute nel MPR aggiornato.
Contro euro la sterlina, in calo nei giorni scorsi, è in calo anche oggi, in area 0,84 EUR/GBP.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in apprezzamento contro dollaro da 157 a 153 USD/JPY su crescenti speculazioni che la BoJ, mercoledì notte, possa alzare i tassi e/o ridurre gli acquisti di JGB, muovendo la politica monetaria in direzione restrittiva, all’opposto della Fed, il che favorirebbe un ulteriore rafforzamento dello yen.
Per quanto l’esito della riunione di questa settimana sia ancora incerto, la tendenza nei prossimi mesi dovrebbe essere quella: divergenza di policy tra BoJ e Fed.
Pertanto, un’eventuale mancata azione da parte della BoJ tra due giorni sarebbe solo da intendersi come rinviata.