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27 Novembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è sceso ancora ieri, in parte in linea con i rendimenti e su dati del settore immobiliare improntati a debolezza, che hanno prevalso sul miglioramento della fiducia dei consumatori.
L’incertezza sulle misure effettive che verranno adottate sotto la Presidenza Trump frena in questa fase lo slancio rialzista che ha prevalso post-risultato elettorale.
Mentre dai verbali del FOMC è emersa una divisione in merito al sentiero futuro dei tassi Fed.
I dati di oggi sono attesi di carattere misto, con qualche segnale di indebolimento sul fronte dell’economia ma di salita in termini di inflazione, guardando ai deflatori dei consumi.
A meno di sorprese molto positive o di deflatori che salgano più del previsto, il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, mantenendosi in calo rispetto ai massimi di venerdì, condizionato anche dai flussi in vista della chiusura per il Thanksgiving (domani).

EURL’euro ieri è risalito da 1,04 a 1,05 EUR/USD di riflesso al cedimento del dollaro ma poi non è riuscito a mantenere i guadagni chiudendo marginalmente sotto i livelli di apertura.
La prospettiva di molteplici tagli dei tassi BCE, i rischi verso il basso sulla crescita dell’area anche a causa delle politiche commerciali di Trump, l’incertezza politica in Germania e quella legata al perdurante conflitto russo-ucraino pongono rischi verso il basso sull’euro.
Stamani ha aperto di nuovo al rialzo, nel medesimo range, ma ancora di riflesso all’arretramento del dollaro.
Tra il leggero calo atteso della fiducia dell’area domani e l’aumento invece dell’inflazione venerdì, il cambio potrebbe riuscire a mantenersi in range anziché scendere ancora, a meno di eclatanti sorprese positive dagli USA.

GBPSimilmente all’euro, anche la sterlina si stava rafforzando ieri contro dollaro da 1,25 a 1,26 GBP/USD sul cedimento di quest’ultimo ma poi non è riuscita a mantenere i guadagni, ancora sulla scia dei recenti dati domestici deboli e ha chiuso stabile sui livelli di apertura, riaprendo stamani ancora al rialzo di riflesso al calo in essere del dollaro.
In assenza di spunti propri in questi giorni dovrebbe continuare a muoversi sui driver USA, tendenzialmente stabilizzandosi, a meno di ampie sorprese positive sul fronte statunitense che tornerebbero a indebolirla.
Contro euro rimane in marginale rafforzamento, ma compresso in area 0,83 EUR/GBP: la prospettiva di meno tagli dei tassi BoE rispetto alla BCE dovrebbe poi favorire un modesto rafforzamento della valuta britannica rispetto alla moneta unica.

JPYLo yen si è rafforzato contro dollaro tra ieri e oggi da 154 a 151 USD/JPY principalmente sul calo e poi sulla non-salita dei rendimenti a lunga USA e in parte sul riaprirsi di una possibilità che la BoJ alzi i tassi a dicembre.
Fintantoché i rendimenti USA non riprendono a salire stabilmente, lo yen può stabilizzarsi evitando la discesa verso nuovi minimi.