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27 Marzo 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è risalito ieri anche grazie ai dati sugli ordini di beni durevoli rivelatisi migliori delle attese, ma ha aperto di nuovo in calo oggi sull’annuncio di Trump di dazi del 25% su tutte le auto importate negli Stati Uniti.
Segnali leggermente sfavorevoli si attendono oggi dai sussidi di disoccupazione, per cui, a meno di sorprese molto positive, il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva o al più stabilizzarsi.
In queta fase, indicazioni di una politica dei dazi aggressiva tende a non favorire il biglietto verde.

EURL’euro ha continuato a scendere ieri da 1,08 a 1,07 EUR/USD sia di riflesso al recupero del dollaro sia al susseguirsi di dati e notizie (sui dazi) che confermano i rischi verso il basso sulla crescita dell’area. Stamani, ancora di riflesso al biglietto verde, sta provando a recuperare, ma all’avvicinarsi degli annunci sui dazi reciproci in programma dal 2 aprile la moneta unica resta vulnerabile e quindi l’upside limitato anche in caso di delusioni dai dati USA.

GBPLa sterlina ha corretto ieri contro dollaro da 1,29 a 1,28 GBP/USD sia sull’inflazione che è scesa più del previsto sia sul Budget di Primavera che ha annunciato tagli alla spesa pubblica maggiori delle attese, senza che questo aiuti a migliorare significativamente il quadro prospettico dei conti pubblici, con l’OBR che ha dimezzato a 1% la previsione di crescita per quest’anno ipotizzando un’inflazione che potrebbe trovarsi al 4% verso fine anno (il doppio del target).
Oggi la sterlina sta cercando di risalire, ma solo di riflesso al cedimento in atto del dollaro.
La prospettiva di un taglio dei tassi BoE a maggio a nostro avviso resta lo scenario centrale e limita lo spazio di recupero della valuta britannica.
Ieri si è indebolita anche contro euro, seppur restando in area 0,83 EUR/GBP, e oggi sta cercando di recuperare leggermente.
Al di là del breve dovrebbe tendere a rafforzarsi marginalmente rispetto alla moneta unica, grazie al differenziale tassi/rendimenti atteso più favorevole.

JPYLo yen è tornato a indebolirsi ieri contro dollaro da 149 a 150 USD/JPY sulla risalita dei redimenti a lunga USA.
Nel breve, in attesa che si chiariscano i termini della politica dei dazi USA, il cambio fatica a trovare una direzionalità e prevale una dinamica oscillatoria, ma successivamente la prospettiva che la BoJ riprenda ad alzare i tassi dovrebbe tornare a far rafforzare lo yen.