27 Giugno 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro si è rafforzato ulteriormente ieri, nonostante i dati sulle vendite di case abbiano deluso, in quanto ha prevalso l’aspetto che per ora la Fed sta mantenendo i tassi fermi – ed elevati – più a lungo del previsto.
Se dati più significativi però forniranno segnali chiari di indebolimento, il biglietto verde dovrebbe cedere.
I più importanti saranno domani i deflatori dei consumi di maggio, attesi appunto in calo.
Anche oggi tuttavia gli ordini di beni durevoli sono previsti nella stessa direzione, per cui a meno di sorprese molto positive da questi o dai sussidi di disoccupazione o dalla revisione del PIL il dollaro dovrebbe iniziare a perdere un po’ di slancio.
Oggi, infatti, ha aperto in calo.
EUR – L’euro ha continuato a scendere ieri, da 1,07 a 1,06 EUR/USD, principalmente di riflesso alla salita del dollaro ma anche indebolito dai dati di fiducia dei consumatori francesi e tedeschi in peggioramento e dall’incertezza politica all’avvicinarsi delle elezioni francesi di domenica, che dovrebbe incidere anche oggi e domani.
Stamani l’indice di fiducia dell’area è sceso leggermente contro attese di calo, mentre ha deluso molto la fiducia delle imprese italiana, laddove quella dei consumatori italiani ha sorpreso.
Indicazioni contrastanti contribuiscono a mantenere il cambio in range, ma il parziale recupero in atto questa mattina potrebbe ampliarsi, comunque moderatamente, in caso di delusioni dai dati USA.
GBP – Anche la sterlina ha corretto ieri contro dollaro, mantenendosi comunque in area 1,26 GBP/USD, principalmente sulla forza del biglietto verde ma in minor parte anche sui dati domestici dove l’indagine CBI sul settore distributivo (indicatore dei consumi) ha mostrato un drastico peggioramento.
Oggi ha aperto in parziale recupero sulla scia dell’arretramento del dollaro e a meno di sorprese positive dai dati USA potrebbe ampliare moderatamente il recupero o comunque stabilizzarsi.
Identica la dinamica contro euro, compressa ancora in area 0,84 EUR/GBP.
JPY – Lo yen si è deprezzato ulteriormente ieri contro dollaro da 159 a 160 USD/JPY, aggiornando qui i minimi per rivedere livelli abbandonati nel 1986.
Il movimento è stato coerente con la nuova salita dei rendimenti a lunga USA.
Il ministro delle finanze Suzuki ha espresso allarme per la dinamica del cambio, alzando i toni e ribadendo che le autorità sono pronte ad attuare le misure necessarie per contrastare l’indebolimento dello yen.
A meno di sorprese positive dai dati USA le pressioni ribassiste dovrebbero attenuarsi, ma l’elevato differenziali tassi penalizza la valuta nipponica lasciando i rischi ancora verso il basso.