26 Settembre 2025 – nota economica
FOREX FLASH
a cura di Intesa Sanpaolo
Dopo una settimana all’insegna del rafforzamento del dollaro, l’attenzione si sposta sui dati del mercato del lavoro USA, sui quali il consenso appare pessimista: il dollaro resta quindi esposto ad un ulteriore apprezzamento.
L’euro potrebbe indebolirsi se i dati d’inflazione confermeranno le previsioni di modesto rialzo.
Importante per una correzione dello Yen l’indice di fiducia Tankan, seguito dalle elezioni interne all’LDP del 4 ottobre.
- Trump ha annunciato l’introduzione di una nuova serie di dazi, tra cui un dazio del 100% sui farmaci di marca o brevettati a partire dal 1° ottobre, a meno che l’azienda non stia costruendo uno stabilimento di produzione negli Stati Uniti.
L’Amministrazione vorrebbe poi, secondo notizie di stampa, ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di semiconduttori. - Oltre alle nuove decisioni sulle tariffe, negative per il dollaro, i dati chiave arriveranno giovedì (JOLTS) e venerdì con il rapporto sul mercato del lavoro: il consenso è molto cauto con l’attesa di un aumento di 54mila posti di lavoro in settembre.
La sorpresa al rialzo sulla crescita del PIL nel secondo trimestre ha ridotto il differenziale tra i tassi reali swap in Euro e USD a breve e ha generato una discesa del cambio EUR/USD fino ad un minimo di 1,1646 in parte poi ritracciato: lo spazio di ulteriore apprezzamento del dollaro è limitato in quanto anche se da un lato i dati sull’occupazione risultassero più positivi delle attese, nell’Eurozona i dati dell’inflazione di settembre in moderato aumento dovrebbero limitare la debolezza dell’euro.
Il nostro target a breve resta in area 116,50-117,50. - Per quanto riguarda l’Area euro, si prevede un’accelerazione dell’inflazione HICP al 2,3% su base annua a settembre, rispetto al 2,0% di agosto per via dell’effetto base legato ai costi
energetici. Anche l’indice core è atteso in marginale aumento dal 2,3% al 2,4%. I
dati saranno pubblicati mercoledì 1° ottobre. - La riunione di martedì 30 settembre della Reserve Bank of Australia dovrebbe chiudersi con tassi invariati al 3,6%, dopo che i dati sull’inflazione hanno segnalato un aumento al 3% in agosto da 2,8% in luglio.
Le previsioni implicite negli OIS NZD segnalano un prossimo taglio di tassi alla riunione di novembre, ma i toni della conferenza stampa della RBA potrebbero essere hawkish e indurre un apprezzamento del cambio: dopo la discesa al di sotto di 0,65 (minimo a 0,6487) l’AUD/USD potrebbe ritracciare verso 0,66. - In Giappone, i discorsi del vicegovernatore della BOJ, Uchida, il 2 ottobre e del governatore della BOJ Ueda il 3 ottobre, confermando le attese di un aumento dei tassi alla riunione della BOJ del 30 ottobre, potrebbero dare supporto allo JPY/USD che oscilla vicino a 150.
Importante per una correzione dello Yen anche la pubblicazione dell’indice di fiducia Tankan, seguito dalle elezioni interne all’LDP del 4 ottobre.