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26 Ottobre 2023 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Ieri in Eurozona il tasso di contrazione di M3 si è stabilizzato a -1,2% a/a a settembre da un precedente -1,3% contro attese per un’ulteriore accelerazione al ribasso.
Il lieve recupero è interamente spiegato da M1 (depositi e circolante) mentre continuano a rallentare i prestiti ai nuclei famigliari (0,8% a/a da 1%) e alle imprese (0,2% a/a da 0,7%) sui ritmi più bassi dal 2015.
Secondo i nostri modelli il punto di minimo per M3 potrebbe essere stato superato ma, come suggerito dalla Bank Lending Survey della BCE, i dati sui prestiti dovrebbero restare deboli anche nei prossimi mesi confermando la presenza di rischi al ribasso sulla tenuta del ciclo a cavallo d’anno.

GERMANIA – Sempre ieri, l’indice IFO è cresciuto di oltre un punto in ottobre, a 86,9 da 85,8 (rivisto da 85,7); il dato è ancora una volta superiore alle attese di consenso (85,9).
Il miglioramento ha riguardato sia l’indice della situazione corrente, salito a 89,2 da 85,7 precedente dopo sei cali consecutivi, che, in maggior misura, le aspettative, aumentate a 84,7 da 83,1 (rivisto da 82,9).
I dati risulterebbero compatibili con una crescita anemica del PIL, stimiamo intorno a +0,1% t/t, nel trimestre autunnale.
Nel complesso, il secondo aumento consecutivo delle aspettative sembrerebbe rafforzare la nostra previsione di un PIL in territorio lievemente positivo nei trimestri a cavallo d’anno; di contro, lo stazionamento degli indici su livelli ancora bassi evidenzia che i rischi restano orientati verso il basso.

STATI UNITI – Ieri vendite di case nuove a settembre sono rimbalzate più delle aspettative dopo la flessione di agosto, di +12,3% m/m, a 759 mila da 676 mila (rivisto al rialzo da 675 mila), per via di un aumento sia delle unità in costruzione (52 mila) che, in minor misura, di quelle finite (36 mila).
Il prezzo mediano è diminuito marginalmente, di -3,2% m/m ( -12,3% a/a), e le scorte di case invendute sono risultate equivalenti a 6,9 mesi di vendite (valore minimo toccato nel 2023).
La limitata offerta di case sul mercato sta spingendo la domanda di nuove abitazioni, nonostante gli elevati tassi sui mutui (al 7,63% secondo Freddie Mac), e la lettura advance del PIL del terzo trimestre potrebbe mostrare una ripresa degli investimenti residenziali dopo nove mesi consecutivi in flessione.

 

COMMENTI:     

BCE – Oggi in area euro ci attendiamo che la BCE lasci i tassi ufficiali invariati (DFR: 4,00%, refi: 4,50%) confermando l’indirizzo comunicato a settembre riguardo all’andamento futuro dei tassi: in pratica, pur senza assumere alcun impegno a non alzare i tassi ufficiali, il consiglio direttivo ribadirà che il livello attuale darà un contributo sostanziale al conseguimento dell’obiettivo.
Non ci aspettiamo annunci sui reinvestimenti PEPP, la cui prosecuzione sarà per ora confermata sino a dicembre 2024.

STATI UNITI – Dopo tre settimane di votazioni, Mike Johnson (deputato repubblicano della Louisiana) ha ottenuto tutti e 220 i voti repubblicani diventando il nuovo Speaker permanente della Camera.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è salito ulteriormente ieri e ha aperto al rialzo anche oggi su rendimenti di nuovo in salita, complici anche dati sulle vendite di case che hanno sorpreso verso l’alto e la risk aversion in relazione alle tensioni in Medio Oriente.
Dai dati di PIL oggi si attende un ampio rimbalzo e il dollaro dovrebbe trarne beneficio, ma eventuali delusioni dai sussidi di disoccupazione potrebbero smorzare lo slancio rialzista.
La dinamica sarà inoltre influenzata di riflesso anche dalla reazione dell’euro all’esito della riunione BCE.

EURL’euro è sceso ulteriormente sul rafforzamento del dollaro da 1,06 a 1,05 EUR/USD.
Dalla riunione BCE di oggi si attendono tassi invariati e scarse aperture sulle mosse future, a parte la possibile indicazione che i tassi potrebbero restare fermi a lungo prima di invertire la rotta di policy.
Se questo può fornire supporto all’euro non appare sufficiente a fornirgli uno slancio rialzista significativo.
Piuttosto i rischi sembrano leggermente verso il basso soprattutto se verranno sottolineati i segnali di debolezza del quadro di crescita dell’area.

GBPAnche la sterlina è scesa sul rafforzamento del dollaro da 1,21 a 1,20 GBP/USD restando sulla difensiva anche contro euro, all’interno di quota 0,87 EUR/GBP.
Spunti rilevanti arriveranno giovedì prossimo con la riunione BoE.
L’incertezza sull’esito della riunione incide negativamente sulla sterlina, ma rilevanti saranno le nuove previsioni di crescita e inflazione.
Se il quadro di crescita si confermerà debole la sterlina avrà scarso potenziale rialzista contro dollaro.

JPYLo yen si è indebolito contro dollaro da 149 a 150 USD/JPY sulla risalita dei rendimenti a lunga USA.
Il ministro delle finanze Suzuki ha ribadito che le autorità seguono le dinamiche di mercato con un senso di urgenza.
Il cambio è a un soffio dai livelli dove un anno fa è stato condotto l’intervento valutario.
L’alternativa sarebbe un incremento del cap sui rendimenti target a 10 anni alla riunione BoJ della prossima settimana, ma l’esito è altamente incerto.

 

PREVISIONI:

STATI UNITI
 – Oggi la stima advance del PIL del 3° trimestre dovrebbe mostrare una variazione di 4,2% t/t ann., dopo il 2,1% t/t ann. del trimestre precedente, principalmente spiegata da un’accelerazione dei consumi privati.
A contribuire alla crescita saranno anche i consumi pubblici e, in minor misura, il canale estero, mentre gli investimenti fissi non residenziali dovrebbero rallentare significativamente. La spesa delle famiglie rimane solida, come confermato dal dato delle vendite al dettaglio di settembre, ma ci aspettiamo che i consumi rallentino tra fine 2023 e inizio 2024 per via dell’esaurimento dei risparmi in eccesso e del raffreddamento del mercato del lavoro, causando una sostanziale stagnazione del PIL nei due trimestri a cavallo d’anno.
– Gli ordini di beni durevoli di settembre (prel.) sono visti in aumento di 0,9% m/m da 0,1% m/m di agosto, grazie a una ripresa delle commesse dell’aeronautica civile (come indicato dagli ordini di Boeing).
Al netto dei trasporti, gli ordini dovrebbero segnare una variazione di 0,2% m/m, in lieve decelerazione rispetto allo 0,4% m/m del mese precedente.