Seguci su twitter

Categorie

26 Luglio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ieri sui dati di PIL che hanno mostrato un’accelerazione più ampia delle attese, ma non è riuscito a capitalizzare i guadagni chiudendo marginalmente in calo.
Il consolidarsi delle attese di mercato (oggi al 100%) che la Fed tagli i tassi a settembre indebolisce il dollaro.
I dati più importanti da guardare restano infatti quelli sulla dinamica inflazionistica.
Per cui oggi cruciali saranno i deflatori dei consumi, attesi in seppur lieve calo.
A meno di sorprese verso l’alto il dollaro dovrebbe dunque mantenersi sulla difensiva.

EURL’euro ieri si è marginalmente rafforzato, ma perlopiù di riflesso al dollaro, mantenendosi infatti in area 1,08 EUR/USD, e limitato nell’upside dal negativo IFO tedesco.
I dati di fiducia francese e italiana stamani sono stati migliori del previsto ma al momento l’euro non ne ha quasi beneficiato, restando in primo piano i driver USA.
A meno di sorprese verso l’alto dai deflatori statunitensi che indebolirebbero l’euro, questo dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.

GBPLa sterlina ha corretto ieri contro dollaro da 1,29 a 1,28 GBP/USD al salire di attese di mercato, poco sopra il 50%, di un primo taglio dei tassi BoE giovedì prossimo.
Oggi la probabilità è tornata lievemente sotto il 50%, ma resta elevata su settembre all’88% e piena su novembre.
In realtà l’esito della riunione della prossima settimana è molto incerto, a nostro avviso un taglio potrebbe esservi, perché l’inflazione, seppure elevata, ha intrapreso un trend discendente e la BoE ha indicato che anche facendo un taglio ora le condizioni monetaria resterebbero restrittive, ma vi attribuiamo una probabilità bassa, del 51% con rischio che la decisione venga presa con una maggioranza minima di 5 favorevoli a un taglio e 4 a favore di tassi ancora fermi.
Oggi intanto anche la sterlina seguirà i driver di dollaro, per cui il tentativo di recupero in atto stamani potrebbe venire eroso in caso di sorprese verso l‘alto dai deflatori USA.
Contro euro la sterlina si è indebolita ieri da 0,83 a 0,84 EUR/GBP ma sta cercando di recuperare oggi.

JPY – Lo yen, apprezzatosi inizialmente ieri contro dollaro da 154 a 151 USD/JPY, ha poi eroso buona parte dei guadagni, tornando verso il punto di partenza dove riapre oggi.
Se i deflatori USA dovessero sorprendere verso l‘alto potrebbe indebolirsi ancora, ma ora l’attenzione si sta spostando sulla riunione BoJ di fine mese, dove crescono le attese per nuove mosse in direzione del processo di normalizzazione, il che tende a favorire lo yen, alimentando lo smantellamento dei carry trades.