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26 Giugno 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è risalito ieri, più come ritracciamento, ma in (minor) parte anche per i dati, con la fiducia dei consumatori che è scesa un po’ meno del previsto e i dati sui prezzi immobiliari l’uno in calo meno delle attese l’altro in salita contro aspettative di discesa.
Il dollaro sta cercando un nuovo assestamento attraverso i dati in attesa di capire se il primo taglio dei tassi Fed potrà arrivare già a settembre, il che lo indebolirebbe.
Di rilievo saranno in proposito i deflatori dei consumi venerdì, ma anche gli ordini di beni durevoli domani.

EURL’euro è tornato a scendere ieri da 1,07 a 1,06 EUR/USD e ha aperto in calo anche oggi, perlopiù di riflesso al recupero del dollaro ma anche penalizzato dall’incertezza politica, in attesa delle elezioni francesi del 30 giugno.
A meno di sorprese dai dati USA dovrebbe mantenersi in range.

GBPLa sterlina ieri è salita leggermente contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD anche aiutata dai dati, dove l’indagine CBI sul settore industriale è migliorata più delle attese.
Oggi però ha aperto in calo, perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro.
L’incertezza per le elezioni del 4 luglio frena l’upside, tuttavia la possibilità che vincano i laburisti cui si associano attese di politiche favorevoli alla crescita ma in una cornice di responsabilità fiscale offre parziale sostegno alla sterlina.
Questa infatti si è rafforzata ieri contro euro, pur rimanendo in area 0,84 EUR/GBP.

JPYLo yen si è stabilizzato ieri contro dollaro in area 159 USD/JPY, ma sta cedendo oggi affacciandosi a quota 160 USD/JPY dove a fine aprile sono scattati gli interventi valutari.
A meno di significative sorprese verso l’alto dai dati USA, tuttavia, le pressioni ribassiste dovrebbero attenuarsi, ma nel breve i rischi restano verso il basso.