26 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro è rimasto sulla difensiva ieri, penalizzato dalla delusione sulla fiducia dei consumatori che, come altri dati recenti, hanno fornito segnali di debolezza dell’economia facendo scendere anche i rendimenti.
Tra i pochi dati di oggi anche da quelli del settore immobiliare si attendono indicazioni analoghe.
Anche se stamani il biglietto verde ha aperto in marginale recupero, salvo sorprese positive eclatanti dai dati o novità sui dazi in direzione di una politica commerciale più aggressiva, l’upside resta compresso e il dollaro ancora senza slancio.
EUR – L’euro è risalito ieri da 1,04 a 1,05 EUR/USD principalmente di riflesso alla debolezza del dollaro ma anche sulla notizia che il nuovo governo tedesco intenderebbe aumentare la spesa pubblica, notizia in realtà da verificare.
Nel breve l’euro può ancora trarre beneficio di riflesso dalle fragilità del biglietto verde ma resta privo di spunti di forza propria per cui l’upside dovrebbe restare limitato (resistenze chiave in area 1,05 EUR/USD) ed eventuali rialzi di rilievo rivelarsi di breve durata se il quadro dell’area non migliora e non si raggiunge un chiaro accordo di pace tra Russia e Ucraina.
GBP – La sterlina è leggermente risalita ieri contro dollaro mantenendosi comunque in area 1,26 GBP/USD e principalmente di riflesso alla debolezza di quest’ultimo, ma anche per effetto delle dichiarazioni di Pill (BoE) che ha indicato l’opportunità di tagliare ancora i tassi ma con cautela perché il processo di disinflazione non è ancora completo.
Nell’incertezza sul quadro domestico, dove la crescita resta debole, e su quello internazionale (politica dei dazi USA in primis) l’upside della sterlina rimane compresso e restano i rischi di cedimento nel breve in caso di sorprese positive dagli USA.
La marginale cedevolezza degli ultimi giorni contro euro da 0,82 a 0,83 EUR/GBP conferma lo stato prevalente di incertezza.
JPY – Lo yen si è rafforzato ieri contro dollaro da 150 a 148 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA e oggi sta cedendo di nuovo.
La prospettiva che entro i prossimi mesi la BoJ alzerà di nuovo i tassi offre sostegno allo yen, ma nel breve fino a che i rendimenti USA possono tornare a salire la valuta nipponica resta a rischio di seppur temporanei cedimenti.