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25 Marzo 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana al rialzo ieri favorito dai dati sui PMI, dove la sorpresa positiva nei servizi ha più che compensato – di gran lunga – la delusione nel manifatturiero.
Successivamente hanno aiutato alcune dichiarazioni di Trump che ha precisato che non tutti i dazi programmati verranno introdotti il 2 aprile e che per alcuni Paesi vi saranno delle esenzioni.
Una politica dei dazi più “morbida” dovrebbe agevolare il dollaro anche al di là del breve.
Oggi, intanto, vi saranno altri dati, attesi di carattere misto, positivi dal settore immobiliare negativi per quanto riguarda la fiducia dei consumatori.
A meno di prevalenti sorprese positive dai dati il biglietto verde dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi o cedere parzialmente.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in calo da 1,08 a 1,07 EUR/USD principalmente di riflesso al rafforzamento del dollaro ma anche su dati domestici poco convincenti: i PMI di ieri hanno mostrato un miglioramento troppo marginale, per cui i rischi sulla crescita restano.
L’IFO tedesco stamani invece è aumentato, come da attese, anche grazie alle recenti politiche fiscali espansive annunciate dopo le elezioni in Germania.
L’euro ha reagito positivamente sul dato e, a meno di sorprese positive dai dati USA di oggi, potrebbe riuscire a recuperare almeno in parte il calo in corso, fermo restando che l’upside appare ancora limitato.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana contrastata contro dollaro, in marginale salita da 1,28 a 1,29 GBP/USD, ma stabile nel range di venerdì.
La sorpresa positiva dei PMI servizi che ha più che compensato la delusione nel manifatturiero è stata d’aiuto, ma domani il rischio che vengano annunciati tagli alla spesa pubblica dovrebbe tornare a indebolire la valuta britannica.
Infatti, oggi ha aperto in lieve calo.
Dalla BoE, intanto, ieri Bailey ha dichiarato che per affrontare la minaccia dei dazi USA bisognerebbe adottare un approccio collaborativo multilaterale a livello internazionale piuttosto che bilaterale.

JPYLo yen ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 149 a 150 USD/JPY, penalizzato dalla risalita dei rendimenti a lunga USA che resta il driver di fondo del cambio.
A meno di prevalenti sorprese positive dai dati USA lo yen dovrebbe recuperare parzialmente.
Al di là del breve resta la previsione di rafforzamento della valuta nipponica in funzione della divergenza tra BoJ e Fed, con la prima che in corso d’anno alzerà i tassi mentre la seconda li taglierà.