24 Giugno 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in lieve rialzo, aiutato venerdì dai PMI che hanno fornito indicazioni positive.
La settimana entrante propone tra i dati più importanti venerdì i deflatori dei consumi attesi in calo, e poi domani la fiducia dei consumatori e giovedì gli ordini di beni durevoli, attesi anch’essi in calo.
A meno di sorprese verso l‘alto, in particolare dai deflatori, il dollaro dovrebbe quindi cedere almeno in parte (oggi ha aperto in calo) o comunque stabilizzarsi venendo il suo downside limitato dalle incertezze che prevalgono anche al di fuori degli USA.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata al ribasso da 1,07 a 1,06 EUR/USD sia di riflesso al rafforzamento del dollaro sia sulle incertezze generatesi dopo le elezioni europee e in attesa di quelle francesi a fine mese.
Oggi ha aperto al rialzo soprattutto di riflesso al ritracciamento del dollaro, ma ha avuto un seppur per ora temporaneo cedimento sull’IFO tedesco che ha deluso.
Giovedì l’indice di fiducia dell’area è atteso in marginale aumento, mentre venerdì i dati di inflazione italiana e francese dovrebbero fornire segnali contrastanti, previsti rispettivamente in aumento e in calo.
A meno di delusioni o sorprese verso il basso, l’euro dovrebbe stabilizzarsi nella parte medio/alta del range in atto 1,06-1,07 EUR/USD, con rischi comunque verso il basso anche in funzione dell’incertezza politica e della possibilità che per Francia e Italia si apra la procedura per deficit eccessivo.
GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD, complice soprattutto l’esito della riunione BoE di giovedì che pur ribadendo l’incertezza dello scenario ha lasciato le porte aperte a un primo taglio dei tassi nei prossimi mesi al punto che il mercato ha rivisto al rialzo le probabilità di una svolta ribassista entro i prossimi mesi a 48-88-100% su agosto-settembre-novembre da 28-76-100% di giovedì pre-riunione BoE.
In questi giorni, in assenza di spunti propri, la sterlina dovrebbe tornare a seguire i driver di dollaro, recuperando leggermente o stabilizzandosi a meno di sorprese verso l’alto dai dati USA.
Contro euro si sta mantenendo stabile in area 0,84 EUR/GBP.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da 157 a 159 USD/JPY, a un soffio dalla soglia in cui tra fine aprile e inizio maggio ci sono stati gli interventi valutari.
Le autorità domestiche hanno infatti ribadito di essere pronte ad adottare le misure appropriate in caso di indebolimento eccessivo del cambio.
La fase di debolezza dovrebbe essere tuttavia temporanea, sia perché a luglio la BoJ dovrebbe annunciare un piano di riduzione degli acquisti di JGB e potrebbe anche valutare l’opportunità di alzare ancora i tassi, sia perché, a meno di sorprese verso l’alto, i dati USA stanno andando nella direzione di rendere più probabile un taglio dei tassi Fed a settembre.
Nel brevissimo, comunque, i rischi sullo yen restano asimmetrici, verso il basso.