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24 Gennaio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ieri dopo un iniziale tentativo di recupero è tornato a scendere sulle dichiarazioni di Trump che hanno ventilato la possibilità che con la Cina si arrivi a un accordo commerciale piuttosto che all’imposizione di dazi, ed ha aperto in ancor più ampio calo stamani, complice tra l’altro l’esito della riunione BoJ.
Trump ha inoltre auspicato tassi d’interesse più bassi, sia in generale sia negli Stati Uniti. In attesa di conferme concrete sul fronte delle strategie di politica commerciale, il mercato può restare volatile. Dai dati oggi si attendono indicazioni contrastanti, favorevoli per le vendite di case, in marginale miglioramento per il PMI manifatturiero, in marginale peggioramento per il PMI servizi.
A meno di clamorose sorprese positive o di annunci “aggressivi” sui dazi, il dollaro dovrebbe restare sulla difensiva.

EURL’euro è risalito da 1,03 a 1,05 EUR/USD principalmente di riflesso all’arretramento del dollaro.
Nonostante i PMI stamani si siano rivelati nel complesso leggermente migliori delle attese (il marginale calo nei servizi è stato più che compensato dal miglioramento nel manifatturiero) i rischi sulla crescita dell’area restano verso il basso, soprattutto se Trump dovesse imporre dazi sulle importazioni dall’Europa.
La prospettiva che la settimana prossima la BCE tagli i tassi ed altri tagli seguano successivamente limita l’upside dell’euro esponendolo a nuova debolezza quando i dati mostreranno più chiaro il contrasto tra la performance dell’economia dell’area e quella USA e la divergenza tra tassi BCE e Fed sarà più netta.

GBPLa sterlina si è rafforzata contro dollaro sulla debolezza di quest’ultimo portandosi tra ieri e oggi da 1,22 a 1,24 GBP/USD, aiutata stamani anche dai PMI domestici, migliori delle attese.
L’upside comunque appare limitato, soprattutto in vista di un taglio dei tassi BoE il 6 febbraio.
Nel frattempo però restano dominanti i temi USA, in particolare la gestione della politica commerciale: una linea morbida tende a sfavorire il dollaro, a beneficio, di riflesso, delle altre principali valute, sterlina compresa.
Contro euro la sterlina oggi ha cambiato direzione ed è in calo, ma sempre in un range ristretto, in area 0,84 EUR/GBP.

JPYLo yen si è apprezzato contro dollaro da 156 a 154 USD/JPY sull’esito della riunione BoJ che si è conclusa questa notte.
La BoJ infatti, come da attese, ha alzato i tassi da 0,25% a 0,50%, giustificando la decisione con la revisione verso l’alto delle previsioni di inflazione a fronte di previsioni di crescita pressoché invariate ma comunque sopra potenziale.
La BoJ ha spiegato che se i dati confermeranno tale scenario continuerà ad alzare i tassi di conseguenza.
Le prospettive di fondo per lo yen restano dunque di tendenziale rafforzamento anche al di là del breve.
Come lasciato trapelare dalla BoJ, prudenza va comunque osservata in questo contesto soprattutto per l’elevata incertezza che riguarda il quadro internazionale, in particolare a fronte della nuova Presidenza Trump.