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24 Gennaio 2023 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Ieri l’indice di fiducia dei consumatori della Commissione Europea è salito a -20,9 a gennaio da un precedente -22 (rivisto da -22,2).
Il quarto progresso mensile consecutivo appare dovuto al rientro delle aspettative inflazionistiche e agli effetti delle misure anti-rincari varate dai governi nazionali.
Tuttavia, l’indice rimane al di sotto della media di lungo periodo e su livelli ancora coerenti con un calo dei consumi privati a inizio 2023.

GERMANIA – Poco fa, il dato preliminare di febbraio sulla fiducia dei consumatori rilevata da GfK ha mostrato un ulteriore recupero, a -33,9 da -37,6 precedente.
Il miglioramento è dovuto alle aspettative sul reddito famigliare, e anche le attese sull’economia sono tornate ai livelli precedenti la guerra in Ucraina.
Tuttavia, le intenzioni di spesa hanno mantenuto un andamento altalenante, registrando un calo nel mese.
Il livello dell’indice rimane coerente con una contrazione dei consumi privati.

 

COMMENTI:

BCE – La presidente Lagarde ha ribadito ieri che la BCE intende alzare i tassi “significativamente” e apasso determinato”, espressioni identiche a quelle impiegate nella conferenza stampa del 15 dicembre. L’inflazione è ancora “troppo alta”.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in lieve calo ieri, più che recuperando però in chiusura di giornata. In assenza di novità significative, dopo la discesa recente, l’intensità ribassista può diminuire.
Tuttavia, all’avvicinarsi del FOMC della prossima settimana, il calo dovrebbe proseguire.
I PMI di oggi dovrebbero confermare l’indebolimento della crescita, rinforzando la tendenza al ribasso.

EURL’euro ha aperto la settimana al rialzo ieri, aggiornando i massimi in area 1,09 EUR/USD, ma poi ha chiuso pressoché stabile e questa mattina è sceso sul PMI manifatturiero tedesco che ha mostrato un lieve calo contro attese di lieve salita.
L’indice sei servizi però ha più che compensato il calo del manifatturiero e a livello di area euro nel complesso i PMI hanno mostrato un incremento superiore al previsto.
I PMI odierni allungano pertanto la successione di dati che dipingono uno scenario di crescita meno negativo di quanto temuto, e questo, unitamente alle reiterate dichiarazioni di Lagarde (necessità di proseguire “a passo determinato” con i rialzi dei tassi) rinforza le attese di un profilo di rialzi BCE più sostenuto della Fed.
L’euro dovrebbe quindi riprendere a salire in vista delle riunioni (sia BCE sia Fed) della prossima settimana.

GBPLa sterlina ha aperto la settimana in salita ieri contro dollaro da 1,23 a 1,24 GBP/USD, aggiornando qui i massimi (da giugno), ma poi ha chiuso la giornata in lieve calo e questa mattina è scesa ulteriormente sui PMI domestici.
Il PMI servizi in particolare ha deluso scendendo molto più del previsto, prevalendo sul recupero invece dell’indice manifatturiero, che rimane comunque, anch’esso, in territorio decisamente recessivo.
La sterlina dovrebbe tuttavia risalire contro dollaro – in quanto la BoE dovrebbe alzare i tassi più della Fed nei prossimi mesi – ma meno dell’euro – in prospettiva di rialzi BoE inferiori a quelli della BCE.
Contro euro la sterlina infatti resta in calo, da 0,87 a 0,88 EUR/GBP.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana in calo ieri contro dollaro da 129 a 130 USD/JPY sulla parziale risalita dei rendimenti a lunga USA, che dovrebbero presto però riprendere a scendere in vista della chiusura del ciclo di rialzi Fed, facendo pertanto tornare a salire lo yen.
Questa mattina infatti lo yen è di nuovo in risalita, sia contro dollaro sia contro euro. Ieri era sceso anche contro euro, da 140 a 142 EUR/JPY.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Oggi i PMI flash di gennaio dovrebbero confermare la riduzione dei rischi sullo scenario congiunturale, almeno nel breve termine.
Il calo dei prezzi del gas e la minore incertezza circa le forniture sta favorendo un miglioramento del morale manifatturiero, che riteniamo possa proseguire anche a gennaio, a 48,2 da un precedente 47,8.
Il PMI servizi dovrebbe tornare alla soglia d’invarianza (50) da 49,8 di dicembre.
Il PMI composito è atteso salire a 49,5 da un precedente 49,3.

FRANCIA – L’indice INSEE di fiducia manifatturiera di gennaio dovrebbe salire a 102 da 101, sempre grazie al rientro dei prezzi energetici.
L’indice composito di morale delle imprese dovrebbe riportare una crescita lievemente più marcata, a 104 da 102.

STATI UNITI – Oggi il PMI manifatturiero flash di gennaio è atteso a 46,5 da 46,2 di dicembre, con previsioni di ordini deboli e segnali di ulteriore riduzione delle pressioni sui prezzi.
Un quadro simile dovrebbe essere riportato dall’indagine dei servizi, con l’indice di attività poco variato a 45 da 44,7 di dicembre.