21 Novembre 2025 – nota economica
FOREX FLASH
a cura di Intesa Sanpaolo
USD – Il dollaro estende i suoi guadagni dopo che i verbali della Fed hanno reso meno probabile un taglio dei tassi di interesse a dicembre.
I verbali della riunione di ottobre hanno mostrato che “molti” partecipanti avevano già escluso un taglio a dicembre, mentre “diversi” altri lo consideravano probabile.
Nel linguaggio della Fed, ‘molti’ significa più di ‘diversi’, da qui la lettura un po’ hawkish data dal mercato: le aspettative per un taglio a dicembre sono scese sotto il 25%, dopo essere state considerate quasi certe un mese fa.
EUR – L’euro è sceso dello 0,2% a 1,1513 dollari, il minimo delle ultime due settimane.
A pesare sull’euro oltre alle prospettive meno dovish per la Fed anche i dati sui PMI leggermente inferiori alle attese e coerenti con una modesta accelerazione della crescita nel terzo trimestre dell’anno.
YEN – Lo yen è salito fino a 157,78 contro USD, il massimo da gennaio.
Dall’elezione del PM Sanae Takaichi a leader del partito di governo il mese scorso, lo yen si è deprezzato di circa il 6%, nonostante l’aumento dei rendimenti dei JGB causato dai timori sull’entità dei prestiti necessari per finanziare i piani di stimolo fiscale.
Il nuovo governo giapponese ha approvato un pacchetto di stimolo economico da 21,3 trn di yen (135,40 mld USD), che segna la prima importante iniziativa politica sotto la guida del PM Sanae Takaichi.
Le crescenti preoccupazioni circa la situazione fiscale hanno spinto lo yen ai minimi degli ultimi 10 mesi e i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni ai massimi dal 2008.
Il mercato è in attesa di vedere quanto debito verrà emesso per finanziare queste misure e quale sarà la risposta della BoJ.
Intanto il MoF Satsuki Katayama ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente il mercato dei cambi “con un forte senso di urgenza”.
Gli operatori ora stimano che le autorità giapponesi potrebbero intervenire intorno al livello di 160, come hanno fatto lo scorso luglio, o in caso di ulteriori movimenti improvvisi.
GBP – La sterlina si è deprezzata nei confronti del dollaro scendendo fino ad 1,3040 dollari riavvicinandosi ai minimi dall’inizio del mese (1.3013).
I dati di inflazione hanno mostrato un rallentamento della dinamica dei prezzi con un tendenziale in calo ad ottobre al 3,6% a/a rispetto al 3,8% a/a di settembre.
Il dato ha rafforzato la fiducia dei mercati nel taglio dei tassi da parte della BoE il mese prossimo.
I mercati ora scontano una probabilità di circa l’80% di un taglio dei tassi di 25 punti base.
La prossima settimana, la pubblicazione del bilancio (26 novembre), sarà attentamente seguita dagli investitori.
Se il mercato dei Gilt dovesse mal digerire le prossime news sulle emissioni, potremmo assistere ad un nuovo indebolimento della sterlina.
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