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20 Luglio 2022 – nota economica giornaliera

GERMANIA – I dati tedeschi pubblicati stamane hanno mostrato una accelerazione dei prezzi alla produzione di 0,6% m/m.
L’inflazione dei prezzi alla produzione nell’industria è scesa al 32,7% a/a dal 33,6% a/a precedente, ancora sostenuta dal rincaro dei prezzi energetici (86,1% a/a e 1,6% m/m) e dei beni intermedi (22,3% a/a e -0,6% m/m).

AREA EURO
 – Nell’Eurozona la stima finale ha confermato che a giugno i prezzi al consumo sono cresciuti di 0,8% m/m e l’indice core di 0,4% m/m.
L’inflazione headline, a 8,6% a/a e quella core, a 4,6% a/a, sono ai massimi dal 1998 (ovvero da quando esistono dati comparabili).
L’inflazione potrebbe toccare un picco a luglio e poi intraprendere un percorso di lenta discesa legato a effetti base dalla componente energia, chiudendo il 2022 al 7,5% in media annua.
– Sempre ieri, la produzione nelle costruzioni è cresciuta di 0,4% m/m a maggio, al di sotto delle attese.

STATI UNITI – Ieri, i cantieri residenziali hanno registrato la quarta flessione consecutiva, calando a 1,599 mln, mentre le licenze hanno segnato un calo a 1,685 mln, da 1,695 mln di maggio.
Per entrambe le variabili la forte correzione del comparto unifamiliare è stata almeno parzialmente controbilanciata da un incremento del comparto multi-familiare.
Come indicato dall’indagine dei costruttori di luglio, la frenata delle costruzioni è da attribuire al calo di accessibilità delle case per i potenziali acquirenti e all’aumento dei costi.
Il risultato potrebbe essere un trend verso l’alto degli affitti più marcato e prolungato del previsto.

 

COMMENTI:

ITALIA – Il Presidente del Consiglio Draghi si presenta al Senato alle h. 9.30 per le sue comunicazioni a proposito della tenuta della maggioranza di governo, che saranno seguite dal dibattito in aula (a partire dalle 11 circa) e verosimilmente da un voto di fiducia (che potrebbe iniziare intorno alle h. 18.40 e concludersi verso le 19.30).
Il dibattito, la replica del Premier e il voto di fiducia dovrebbero poi tenersi alla Camera domani.
Secondo fonti di stampa, il Movimento 5 Stelle non avrebbe ancora deciso definitivamente se ritirare la fiducia all’esecutivo.
Intanto, ieri i Ministri dell’Economia e della Transizione Ecologica hanno firmato il Decreto che proroga dal 2 al 21 agosto il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.

AREA EURO – Secondo Reuters, che cita fonti anonime informate sulla questione, i flussi di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 dovrebbero riprendere domani al livello precedente l’11 luglio.

BCE – Ieri, la Bank Lending Survey (BLS) della BCE ha mostrato una netta restrizione delle condizioni sui mutui residenziali e sui prestiti alle imprese, oltre a una moderata restrizione delle condizioni sul credito al consumo.
La restrizione riflette una valutazione più pessimistica delle prospettive economiche e una minore tolleranza per il rischio.
La restrizione sta operando soprattutto attraverso l’applicazione di condizioni più onerose ai debitori più rischiosi, ma nel caso dei mutui ipotecari la BLS riporta anche un tasso di respingimento delle domande di mutuo in diffuso rialzo.
La domanda di credito delle imprese è ancora in aumento, ma alimentata ora soprattutto dalla necessità di finanziare il capitale circolante.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è sceso ancora ieri, arrivando così a erodere la salita della scorsa settimana, indebolito dal ridursi dell’upside sui rendimenti USA e dal parziale ridimensionamento della risk aversion anche in relazione alla notizia pubblicata da Reuters secondo cui i flussi di gas attraverso Nord Stream 1 potrebbero riprendere domani.
Se così sarà, dovrebbe iniziare a ridursi anche l’upside del dollaro di fronte all’accelerazione in atto dei sentieri di rialzo dei tassi altrove.

EURL’euro è salito ancora ieri, da 1,01 a 1,02 EUR/USD, grazie all’ulteriore restringimento dei differenziali di rendimento (anche in vista della possibilità che la BCE domani dibatta sull’opportunità o meno di un rialzo di 50 pb anziché di 25 pb) e dalla notizia Reuters – comunque da verificare – secondo cui i flussi di gas attraverso Nord Stream 1 dovrebbero riprendere domani.
Se così sarà, l’euro dovrebbe almeno riuscire a consolidare e potrebbe rafforzarsi ulteriormente se dalla BCE arriveranno indicazioni positive sul fronte del piano anti-frammentazione e aperture a favore di un sentiero di rialzi dei tassi più incisivo.
I rischi verso il basso comunque non sono ancora venuti meno.
Oggi in particolare c’è attesa per gli sviluppi della crisi di governo in Italia (dibattito in Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio Draghi).

GBPLa sterlina si è rafforzata ieri contro dollaro da 1,19 a 1,20 GBP/USD, complici sia il generalizzato rientro del biglietto verde sia le dichiarazioni di Bailey che ha indicato che l’opzione di un rialzo dei tassi di 50 pb alla riunione BoE del 4 agosto è una di quelle sul tavolo.
Bailey ha anche aggiunto che la BoE ha l’opzione di avviare il programma di vendita dei titoli in portafoglio (riduzione del bilancio) poco dopo il voto di conferma della BoE, il che potrebbe avvenire già alla riunione di settembre.
Intanto i dati di inflazione questa mattina hanno mostrato un incremento anche superiore alle attese, aumentando la probabilità che il rialzo dei tassi ad agosto possa essere di 50 pb.
Questo può offrire parziale sostegno alla sterlina già nel breve, ma soprattutto se nel frattempo gli sviluppi sul fronte dei flussi di gas dalla Russia non saranno negativi.
Contro euro la sterlina si è indebolita ieri, da 0,84 a 0,85 EUR/GBP: nel breve l’euro potrebbe trarre maggior beneficio della sterlina in caso di sviluppi favorevoli sul fronte delle forniture energetiche dalla Russia.

JPYLo yen si è leggermente rafforzato ieri contro dollaro da 138 a 137 USD/JPY, ma poi ha chiuso pressoché stabile, sulla marginale salita dei rendimenti a lunga USA.
L’attesa conferma della divergenza di policy della BoJ alla riunione che si terrà questa notte potrà mantenere ancora rischi verso il basso sullo yen, ma dovrebbero restare limitati al breve termine.
Contro euro, lo yen si è indebolito ancora da 139 a 141 EUR/JPY, complice il rafforzamento dell’EUR/USD.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Nel pomeriggio è attesa la stima flash dell’indice di fiducia dei consumatori diffuso dalla Commissione Ue, che dovrebbe peggiorare ulteriormente a -24,5 a luglio da -23,6 del mese precedente (su valori molto vicini al minimo storico toccato con lo scoppio della pandemia ad aprile 2020).

STATI UNITI – Oggi sono in agenda le vendite di case esistenti di giugno, previste in rialzo a 5,42 mln, da 5,41 mln di maggio.
La previsione di un aumento, in controtendenza rispetto agli altri indicatori del mercato immobiliare residenziale, è basata sul modesto rimbalzo dei contratti di compravendita a maggio, oltre che sul rallentamento della dinamica dei prezzi e sull’aumento delle scorte, dopo cinque mesi di crollo ininterrotto delle vendite.