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19 Settembre 2023 – nota economica giornaliera

STATI UNITI – Ieri la fiducia dei costruttori rilevata da NAHB ha registrato il secondo calo consecutivo a settembre, attestandosi a 45 da 50 di agosto, sotto la soglia di invarianza per la prima volta negli ultimi cinque mesi.
Il morale è ancora frenato dagli elevati tassi sui mutui (stabilmente sopra il 7%) e dalla carenza di manodopera e lotti edificabili.
Per sostenere le vendite, un numero sempre maggiore di costruttori segnala di aver ridotto i prezzi delle case (32% del totale rispetto al 25% di agosto) e di fornire ogni sorta di incentivo (59% degli intervistati, massimo da aprile).

 

COMMENTI:     

ITALIA – Secondo fonti di stampa, il governo italiano si aspetta che le revisioni sulle stime annuali del PIL per il periodo 2020-2022, che Istat comunicherà venerdì, possano avere un effetto di trascinamento positivo anche sulle finanze pubbliche di quest’anno, limitando la crescita dell’indebitamento netto 2023 rispetto al precedente target del 4,5% del PIL.

GERMANIA – Ieri la Bundesbank ha evidenziato i pericoli di un’eccessiva dipendenza dalla Cina, dato che il 29% delle aziende tedesche importa materiali e parti essenziali dal colosso asiatico ed un inasprimento delle tensioni geopolitiche potrebbe provocare danni significativi per l’economia della Germania.
Per tali ragioni, la banca centrale tedesca suggerisce una maggiore diversificazione dei fornitori internazionali, in modo da ridurre la dipendenza dalla Cina e prevenire potenziali interruzioni su larga scala delle catene di approvvigionamento.
Intanto, come si legge dal report, il PIL è atteso in contrazione nel trimestre corrente, poiché l’industria è in recessione e i consumi privati contribuiscono poco alla crescita.

BCE – Un interessante pezzo di Reuters stamane afferma che nei prossimi mesi la BCE affronterà la questione della riduzione del bilancio, discutendo i pro e i contro di varie opzioni.
Secondo l’autore, che cita anonime fonti interne, l’opzione più agevole per ridurre l’eccesso di riserve consisterebbe nell’aumento del coefficiente di riserva obbligatoria, tema già portato all’attenzione del consiglio direttivo a luglio.
L’opzione di interrompere i reinvestimenti PEPP è considerata rischiosa (perché priverebbe la BCE di uno strumento di stabilizzazione che si è rivelato efficace) e quella di vendere titoli del portafoglio APP ha l’effetto collaterale negativo di obbligare la BCE a contabilizzare perdite.
L’agenzia riferisce anche che la revisione dei meccanismi operativi di gestione dei tassi non sarà conclusa nel 2023.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Oggi la seconda lettura dovrebbe confermare che ad agosto l’inflazione è risultata stabile al 5,3% (+0,6% m/m).
L’indice core BCE (al netto di energia e alimentari freschi) dovrebbe registrare il quinto calo consecutivo, a 6,2% (+0,3% m/m) da 6,6% precedente.
Quasi tutte le principali componenti sono attese in rallentamento con l’eccezione dell’energia, risalita temporaneamente a causa del rincaro dei carburanti e di un effetto base sfavorevole.

STATI UNITI – Oggi negli i nuovi cantieri residenziali ad agosto sono attesi in discesa a 1,440 mln da 1,452 mln di luglio.
Le licenze edilizie sono previste in lieve riduzione a 1,435 mln da 1,443 mln.
Il calo è in linea con una fiducia dei costruttori in flessione ad agosto e settembre (dopo sette rialzi consecutivi), frenata da elevati tassi di finanziamento e costi di costruzione.
Nonostante i fattori sopracitati, la carenza di circa 1,5 mln di unità abitative a livello nazionale e la mancanza di scorte di rivendita dovrebbero sostenere la domanda di nuove costruzioni (soprattutto di case unifamiliari) nei prossimi mesi.